TOKYO DOLORES a Lucca Comics&Games 2011
Un palo ed un mondo che ruota intorno ad esso: quello delle sensuali, creative, virtuose TOKYO DOLORES.
Tre ragazze, Cay, la leader, Aloe ed Alk, che fanno della pole dance un’arte mai volgare ma che, in spiccato stile Gothic e Lolita, si veste di movimenti delicatamente intensi, inafferrabile essenza e viene avvolta dalle luci proprie dei bei sogni. Un’arte che unisce moda e danza.
Gli stupendi occhi a mandorla sono marcati da un trucco che va dai toni pastello a quelli più intensi; le lunghissime ciglia finte sembrano un prolungamento del loro mondo di fantasia; parrucche, extension, ciocche colorate, bizzarri capelli raccolti o sciolti, adornano le loro teste; i corpi in tensione, armoniosamente muscolosi, si contorcono come i pensieri degli spettatori, liberando ogni tabù o inibizione e comunicando una serie infinita di eccitanti emozioni.
Così fisiche eppur così eteree, le Tokyo Dolores, nelle loro performance, non arrivano alla nudità del corpo ma inizialmente si spogliano di quella realtà fatta di convenzioni, limiti, regole, omologazioni per poi arrivare a vestirsi completamente dei propri desideri, sogni e di quelli che vogliono trasmettere, passando per varie fasi ed indossando da tradizionali kimono, ad abiti lolita, con sfumature pop, visual, rococò, a lucidi corpetti neri e maliziose culottes.
“L’ispirazione per i nostri spettacoli non è di questo mondo. Cerchiamo di trarre ispirazione da ogni cosa legata ad arte e fantasia”.
Grazie alla lungimiranza del festival "Lucca Comics and Games 2011", e con il supporto di Genki Japan e dell'associazione Ochacaffè, si sono fatte conoscere anche dal pubblico italiano.
Una breve anteprima durante la fiera, ha fatto sì che lo spettacolo “Fate: the Harajuku girls” della sera del 29 ottobre all’auditorium San Romano si popolasse di un caldissimo pubblico.
Una chiesa sconsacrata diviene palcoscenico, la musica coordinata dal nostro DJ Shiru, la colonna sonora di avvolgenti e sensazioni fatate.
Le tre ragazze si fanno attendere, ma ora tutto è pronto, i pali sono stati posizionati; crocifissi, statue, icone religiose si fondono in maniera sorprendentemente compatta con ombrellini, ventagli, kimono, candele, piume, brillantini, spaccate, pelle scoperta, vibrazioni ondulate, gesti sinuosi….
Leggere farfalle bagnate di soffusa luce talvolta blu, verde o viola, le cui ali si dispiegano come i veli dei loro fantastici costumi.
Splendide bambole viventi fluttuanti nell’aria, animate da vitalità, agilità, flessibilità di corpo e mente e che interagiscono perfettamente tra di loro; l’una sembra la proiezione dell’altra e quando un unico palo le ospita, gli intrecci tra le tre esplodono di ancora maggiore energia e magia
…e qualcosa di magico queste ragazze ce l’hanno veramente: la dimensione parallela in cui riescono a trasportarci sconfina in sconvolgenti effetti incantati.
Articolo e foto di:
Alessia Tino
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