I ninja e il Ninjutsu
I termini Ninja e Ninjutsu sono conosciuti il più delle volte grazie alle trasmissioni televisive e ai fumetti. Ma purtroppo, la maggior parte delle interpretazioni riguardanti i Ninja non sono corrette: pensando a loro, ci immaginiamo spesso personaggi forti e misteriosi, quasi come Superman, in grado di scomparire e dileguarsi in pochi istanti. Il Ninjutsu fu perfezionato durante l’epoca di Edo ma anche prima di allora le popolazioni coltivavano queste tecniche e idee per vivere in pace tra loro durante i periodi di guerra. Ma, chi sono in realtà Ninja? Al tempo, i Ninja erano principalmente agenti di spionaggio segretamente assunti dalle fazioni in guerra per ottenere informazioni riguardanti le attività dei loro nemici. Venivano inoltre ingaggiati per arrestare o perfino eliminare i nemici. Così, il nome “Ninja” cominciò ad essere usato per identificare quelle persone che utilizzavano l’arte del Ninjutsu per raggiungere questi scopi. Quest’arte pone la sua attenzione non sull’uso della forza, ma bensì sulla sua segretezza e uso dell’intelletto per combattere. Un’area del Ninjutsu utilizza per esempio la divinazione, la psicologia e la parapsicologia per manipolare la percezione del nemico, mentre altre utilizzano discipline come l’astrologia e l’orticultura medica per aumentare il tenore di vita. Ma la ragione principale della nascita del Ninjutsu non è chiara. Ci sono tante opinioni in merito e nessuna di queste viene generalmente accettata. La maggior parte delle persone pensa che il Ninjutsu sia nato grazie al clima e l’ambiente propri del Giappone e dal particolare modo di pensare tipico dei Giapponesi. Gli antichi giapponesi pensavano sempre al modo per affrontare le circostanze e le insidie nel rispetto degli altri: hanno cercato così di comprendere il cuore del concetto “Nin-tai” (pazienza) tenendo in grande considerazione il concetto “Wa” (senso della pace, armonia e amicizia). La metodologia di pensiero del Ninjutsu consiste nella minima perdita di sé e degli altri, riuscire a dominare il nemico senza lottare ma imparando piuttosto a coesistere. Si dice che il Ninjutsu della scuola di Iga (comune di Iga, prefettura di Mie) e quella di Ko-ga (comune di Koga, prefettura di Shiga) siano le massime esponenti, concetto confermato dalla fama che godevano già durante il periodo Sengoku. Questi insegnamenti si trovano inoltre all’interno del manuale di strategia militare scritto durante la prima parte dell’epoca Edo. Una piccola curiosità: per riuscire a dominare tutto il Paese, i capi dei Samurai ritenevano importante avere ottimi Ninja al loro sevizio.
Le origini del Ninjutsu: il museo dei Ninja della scuola di Iga
Il museo dei Ninja della scuola di Iga è aperto al pubblico e mostra le innumerevoli e diverse tecniche tradizionali dei Ninja tramandate fino ad oggi di generazione in generazione. Il museo, diviso in quattro sezioni, ospita la più vasta collezione di documenti e manufatti Ninja di tutto il Giappone. L’arte del Ninjutsu della scuola di Iga, un tempo segreta, viene ora trasmessa alle nuove generazioni in questo museo che accoglie sempre nuovi visitatori. In ogni abitazione Ninja venivano installate trappole e varchi per proteggere i segreti della tecnica di produzione della polvere da sparo. Questa tecnica, tra le più ricercate dell’epoca, veniva tramandata di generazione in generazione all’interno di queste case. Per evitare il sospetto della popolazione locale, questi edifici venivano costruiti su modello delle tipiche case di campagna ma con porte girevoli, scale e passaggi segreti. Nella sala del Ninjutsu i visitatori diventano testimoni del celebre aneddoto riguardante l’infiltrazione segreta messa in atto dai Ninja di Iga presso il castello di Ueno. Tutti i dettagli sui diversi metodi utilizzate per entrare ed uscire dal castello vengono mostrati in un video nel mini teatro del museo. Qui, si possono perfino provare alcuni dei congegni utilizzati dai Ninja durante le loro operazioni. In questo museo sono presenti più di 400 strumenti, tra cui alcuni shuriken dell’epoca (stelle da lancio e coltelli). Nell’arena adibita alle dimostrazioni delle tecniche di Ninjutsu si possono scorgere veri Ninja impegnati in un Enbu (esibizione di combattimento) usare vere armi tradizionali come per esempio Shuriken, Katana, pugnali Sai e falci Kusarigama. Nella sezione finale del museo i visitatori possono imparare le tecniche del criptaggio, dell’occultamento e del mascheramento dove vengono anche svelati, tramite la spiegazione scientifica di alcuni documenti antichi, i segreti riguardanti la vita e la saggezza dei Ninja. All’interno del museo sono presenti inoltre un angolo di prova, dove si può provare il lancio dello Shuriken e il negozio dei souvenir dove è possibile acquistare i gadget dei famosi Ninja della scuola di Iga. |