REIKA Cosplay a Lucca con Ochacaffè
Il cosplay, creare e indossare i panni dei propri personaggi di anime, manga e videogames preferiti, è un fenomeno che si è diffuso ormai a livello mondiale coinvolgendo moltissimi appassionati di animazione. C’è chi ha fatto di questa passione un lavoro, diventando un’icona grazie alle sue sorprendenti abilità tecniche e di interpretazione: stiamo parlando di Reika, cosplayer giapponese professionista, che fa parte di questo mondo da molti anni. Reika ha iniziato come tutti da semplice amante di anime e manga, per cui il cosplay era solo un hobby: al tempo infatti svolgeva un lavoro di fashion designer durante la settimana e si dedicava a questa passione solo nei momenti liberi. Le sue abilità sartoriali, la sua creatività e dedizione, l’hanno portata a migliorare notevolmente i capi da lei prodotti, tanto da farla partecipare ad un numero sempre maggiore di festival e convention. La sua bravura l’ha portata anche oltreoceano, dove ha partecipato a gare di cosplayer europee e americane. In un’intervista Reika rivela di essersi innamorata del cosplay per caso. Quando non aveva ancora 18 anni, Reika prese parte ad una convention di fumetti organizzata dalla sua città. Lì, per la prima volta, vide dei cosplayer e ne rimase talmente colpita, che decise di provare a sua volta a vestire i panni dei suoi personaggi preferiti. Il mese seguente si presentò al pubblico con la sua prima creazione: il cosplay di Okita Sōji del manga Rurouni kensin (di Nobuhiro Watsuki), un kimono tradizionale confezionato interamente a mano.
Per anni Reika ha lasciato che il cosplay fosse solo una passione, ma recentemente ha deciso di dedicarsi completamente ad esso, nel ruolo di freelanching designer, prendendo parte agli eventi come ospite e gareggiando nelle più importanti gare di cosplayer, come il World Cosplay Summit di Nagoya. Nonostante questa sua assidua presenza, Reika rimane una delle cosplayer più misteriose al mondo. Non se ne conosce l’età, né il vero nome. Non è nemmeno mai stata vista senza parrucca o senza il trucco pesante, studiato per rappresentare al meglio i suoi personaggi. Lei stessa ammette che nemmeno le persone a lei più vicine nella vita quotidiana, sospettano questo suo particolarissimo alter ego. E’ invitata a Lucca Comics dall’associazione Ochacaffè, grazie alla conoscenza con DJ Shiru che con lei ha condiviso molti palchi, dagli Stati Uniti al Giappone.
Conosciutissime invece sono le sue capacità manuali. I costumi che presenta al pubblico sono interamente progettati e cuciti da lei, con un’attenzione e una cura maniacali per i dettagli. Reika dice di voler creare abiti solo per i personaggi che le sono rimasti nel cuore, e proprio per questo motivo i suoi lavori sono spesso creazioni originali, pensate proprio per i suoi beniamini. Insomma, il lavoro che c’è dietro a questi piccoli capolavori è enorme: per ottenere un risultato di qualità ci vogliono molte ore di lavoro che si protraggono per settimane, se non mesi! Per non parlare dei costi di stoffe e materie prime (un cosplay semplice parte dai 1000 yen, ma i costi possono salire molto velocemente).
Le sue creazioni ad oggi toccano i 500 capi, tutti rigorosamente cuciti da lei. Tra tutti questi cosplay, ve ne sono alcuni a cui è particolarmente affezionata: il costume di Hijikata Toshizo di Hakuoki, personaggio che è stato interpretato da Reika per ben 38 volte in un solo anno, e quello di Maeda Keiji di Sengoku BASARA, per il quale ha ricevuto addirittura i complimenti dal doppiatore Maeda Keiji, durante un evento a Kyoto.
Reika spesso dice di aver capito che “fare il cosplayer” per lei significa amare davvero quello che si fa e infondere questa passione nei propri cosplay. Non è intenzionata a fermarsi finché realizzare e indossare cosplay sarà divertente. Il “divertimento” infatti è parte dei consigli che da a chi si avvicina per la prima volta a questo mondo. In un’intervista rilasciata l’estate scorsa, ha consigliato di fare cosplay assieme agli amici, perché è molto più divertente che farlo da soli!
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