藤元明
AKIRA FUJIMOTO
Serie: "RE-COD [re-symbolization]"
Akira Fujimoto lavora, in questa serie, sviluppando il tema "RE-COD [re-symbolization]", utilizzando vari media e attraversando confini tra vari tipi di arte anche grazie alla collaborazione con altri artisti. Le opere grafiche vengono realizzate rielaborando icone della cultura nipponica, esfoliate e riorganizzate. E’ stata scelta una serie di personaggi giapponesi con la personalità di miti universali, conosciuti in tutto il mondo, una metafora che già racchiude un significato. Fujimoto li cancella, ne sovrappone i pezzi stravolti per caricarli di altri valori, creando così personaggi multilivello che acquistano profondità.
Fujimoto espone regolarmente in gallerie di Shinjuku e Omotesando a Tokyo e in altri paesi asiatici. Collabora al progetto LeeBIRTH project e con l’Associazione Ochacaffè porta per la prima volta le sue opere in Italia. Se il quadro e’ un interfaccia che crea un significato dalla ricostruzione dei colori, ora che il simbolo si sta evolvendo con l’epoca, Fujimoto dipinge come espressione artistica utilizzando la pressione fenomenica al posto dei pennelli, con l’uso di personaggi al posto dei colori.
RECODE – Ri-simbolizzazione
La filosofia dietro alle opere: L’azione di simbolizzazione e’ equivalente a un’azione di semplificazione della forma e del colore, metaforizzando il contenuto che si vuole trasmettere, ed e’ costruita in base ad una premessa della nostra cognizione comune.
Dicono che oggi abbiamo una quantita’ di informazioni 300 milioni di volte maggiore rispetto al quindicesimo secolo. Non e’ importante sapere se questo numero sia corretto, ma il fatto che siamo abituati maneggiare ed assorbire una enorme quantita’ di informazioni. L’ambiente dove possiamo avere a disposizione questa mastodontica quantita’ di dati e’ internet, dove le informazioni sono suddivise a seconda dei gusti e accumulate in piattaforme, sono trattate in un certo senso in modo “piatto” e vengono valorizzate dall’utente.
Siamo giunti ad un’era in cui esiste un nuovo modo di condividere i valori, mai provato prima. Seguendo l’aumento della quantita’ delle informazioni, il volume dei simboli comuni e’ aumentato, e di conseguenza la capacità di riconoscimento di icone si e’ evoluto e ha provocato la generalizzazione della capacita’ mentale di giocare con i simboli. Normalmente il simbolo ha un ruolo di navigatore che guida correttamente verso combinazioni di certe forme e certi colori, ma il gioco e’ quello di divertirsi spostando l’appartenenza del riconoscimento comune. A seconda del riconoscimento comune (simbolo) delle informazioni visive e delle parole, si digita un termine sul motore di ricerca, e si riceve entro pochi istanti una risposta di un certo livello. Se digitate “ rosso” compaiono le informazioni visive sul codice “ rosso”, se digitate “ topolino” compaiono istantaneamente la figura e le sue informazioni. La logica della seria di opere “ RECODE” considera che “ rosso” e “ topolino” sono simboli dello stesso livello.
Se il quadro e’ un interfaccia che crea un significato dalla ricostruzione dei colori, ora che il simbolo si sta evolvendo con l’epoca, Fujimoto dipinge come espressione artistica utilizzando la pressione fenomenica al posto dei pennelli, con l’uso di personaggi al posto dei colori. I personaggi che hanno un significato esistente in quanto simboli vengono decostruiti come risultato della pressione fenomenica e vengono ricostruiti come metafora del significato. La serie “recode (ri-simbolizzazione)” si svolge come espressione artistica pura nell’ ambiente e nell’epoca attuale. La prima serie e’ una ri-simbolizzazione di personaggi conosciuti da tutti. L’immagine fissata su tela è forte, si stacca dalla società come fenomeno, e si fissa con un effetto analogico senza controllo. Con l’effetto analogico si fa sparire la limitazione di pixel digitali e sparisce la misura di risoluzione, la tela diventa un’opera d’arte unica che non e’ possibile riprodurre. Per la seconda serie Fujimoto ha scelto personaggi che hanno dei caratteri che portano una universalita’ mitologica che contiene gia’ molti significati metaforici. Quando viene aggiunto un significato derivante dalla pressione fenomenica a personaggi che contengono gia’ significati multipli, questi vengono cancellati perche’ i significati si moltiplicano all’infinito. Il livello di risoluzione visiva e’ alto, tuttavia rimane un’esistenza nuova la cui appartenenza non e’ piu’ spiegabile e vaga. “Per il futuro questo e’ un progetto potenzialmente infinitamente aperto”, Fujimoto afferma, “il progetto e’ di approfondire vari esperimenti, come una serie di ritratti di personaggi che hanno significato storico o la combinazione di personaggi diversi, portando il valore piu’ verso significati fenomenici, ma sempre di valore universale”.
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