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Shozo Shimamoto

Sabato 26 Marzo 2011 alle ore 18:30, presso la galleria Nuovo Spazio di Udine, in via Manin, verrà inaugurata una rassegna interamente dedicata all’artista Shozo Shimamoto, organizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e nella quale saranno esposte opere e capolavori del maestro giapponese. La mostra entrerà a far parte anche degli eventi collaterali al Far East Film Festival, soprattutto nella giornata del weekend finale di aprile dove la galleria ospiterà musica, cibo e presentazioni a cura dell’Associazione Ochacaffè e del negozio Manga Kissa di Padova. Il cinema e la pittura si incontrano dunque come arti visive, e starà a Ochacaffè condirle con qualcosa che soddisfi anche l’udito e il gusto.
Nato ad Osaka nel 1928, Shozo Shimamoto è uno dei più celebri artisti d’avanguardia giapponesi, considerato ad oggi come uno dei pionieri della modernità e artisticamente più intraprendenti e azzardati dal periodo del Secondo Dopoguerra. È inoltre il membro fondatore dell’associazione artistica e del movimento “
Gutai”, traducibile come “Arte tangibile” o “Arte materiale, concreta”. La caratteristica fondante di questo movimento è la rivalutazione espressiva degli oggetti vittime del decadimento e della distruzione, in modo tale da rivelare la “vitalità interiore” di un corpo materiale, identificabile come un processo di vendetta che compie un oggetto plasmato, svincolandosi dalla costrizione che lo vede succube di una forma diversa dalla sua natura intrinseca. Dalla seconda metà degli anni 50 è impegnato a livello mondiale nelle mostre dedicate a questo genere artistico d’avanguardia, capolavori che verranno presentati musei celebri, come la Tate Gallery di Londra, ed esposti in altrettanto celebri mostre d’arte internazionali, quali la Biennale di Venezia, anche a distanza di lunghi periodi di tempo dalla produzione delle opere stesse.Un altro lato della poliedrica produzione artistica di Shozo Shimamoto è rappresentato dalla sua adesione a quel movimento artistico noto in tutto il mondo con il nome di “Mail Art”, elemento caratterizzante della sua reputazione mondiale forse ancora maggiore del “Gutai” e che, dagli anni ‘60 ad oggi, ha visto una costante evoluzione, raggiungendo la cifra di più di ottomila contatti artistici diretti a livello internazionale. Elemento caratterizzante della Mail Art è l’espressione creativa inviata direttamente al destinatario, attraverso l’invio di buste, cartoline o simili prodotti postali artisticamente rielaborate secondo l’interpretazione dell’artista (che in questo caso è il “mittente della propria arte”).
Il suo impegno mondiale non si limita al solo campo dell’arte: nel 1996, Shozo Shimamoto ricevette la proposta per la candidatura al premio Nobel per la pace, per le sue numerose attività pacifiste dopo l’incontro con il fisico nucleare ideatore della bomba atomica sganciata su Hiroshima il 6 Agosto 1945, Ben Porter. Dal 1998 compare in sempre più rappresentazioni internazionali, scelto tra i quattro più grandi artisti a livello internazionale al MOCA negli USA, inviato nuovamente alla Biennale di Venezia nel 1999 insieme a David Bowie e Yoko Ono. Shozo Shimamoto comparirà periodicamente alla celeberrima mostra veneziana fino al 2004, anno in cui parteciperà addirittura ad un pre-evento organizzato in elicottero, segno della sua sempre costante intraprendenza artistica negli anni.
Attualmente il maestro Shimamoto è professore alla Kyoto Educational University, presso la Takarazuka University of Art and Design ed è il Presidente della “Able Art Japan”.