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BREVE STORIA DEL VIDEOGIOCO GIAPPONESE

Parte 2: metà anni 90 - 2000: il 3D, Sony e l'apertura del mercato

La quinta generazione di console comincia nel 1993 con il 3DO Interactive Multiplayer distribuito da Panasonic/Sanyo, definito (inspiegabilmente, col senno di oggi) dal magazine Time “prodotto dell’anno”. Nonostante fosse uscito con buon anticipo e caratteristiche hardware molto buone per l’epoca, il prezzo esagerato e l’avvento sul mercato di Sony Playstation e Sega Saturn costrinsero la macchina ad un pensionamento anticipato. Nel 1995 il prezzo fu abbassato a 300 $ dai circa 600 del costo d’uscita, ma non ci fu nulla da fare, con la comparsa anche del Nintendo 64 la società divenne esclusivamente un software publisher. Caratteristiche generali di questa generazione di console, oltre all’ovvia maggiore potenza hardware è la diffusione di giochi tridimensionali, fino ad allora un esclusiva di pochi PC, e l’utilizzo dei nuovi supporti ottici, più economici e capienti delle vecchie cartucce.
Nel frattempo Atari, dopo lo scarso successo del Lynx, ebbe risultato simile con Jaguar, tanto che ciò la portò al fallimento.
La prima vera console 32 bit con successo su larga scala fu il Sega Saturn, presentato il 22 ottobre 1994 in Giappone e solo nel 1995 in Nord America. Il primo giorno di vendite giapponesi riuscì a piazzare la bellezza di 170.000 unità. Inizialmente l'obiettivo di Sega non era di creare una macchina basata sul 3D, ma piuttosto di creare una console in grado di offrire un 2D da arcadeperfect e permettere conversioni di classici coin-op come Virtual Fighter. Scelta che si rivelò in ritardo sui tempi, tant’è che nello stesso periodo di lavorazione Sony, presentando le caratteristiche tecniche della sua Playstation, poteva vantare prestazioni da PC di fascia alta e una compattezza 3D fenomenale. Per recuperare Sega pensò di risolvere con un doppio processore, che rese la macchina più ibrido che perfetta combinazione di 3D e 2D. Inoltre il difficile linguaggio di programmazione vide le third parties in continuo scendere a patti tra la difficoltà della programmazione in Assembly e l’interfacciare i due processori, tant’è che in molti casi ne venne sfruttato solo uno. Tutto ciò comportò giochi prodotti da Sega che potevano vantare produzioni eccellenti e qualità simili agli arcade della stessa casa nipponica, e titoli prodotti da esterni che non potevano competere con le stesse versioni prodotte per Playstation; questa stessa difficoltà di programmazione portò molti produttori a spostarsi su macchina Sony.
Se l’anticipo di sull’uscita di Playstation regalò al Saturn parecchi mesi in testa alle vendite giapponesi, ciò non accadde negli USA, dove la console Sony poteva vantare maggiori titoli all’uscita e un prezzo più competitivo. Sony Playstation venne presentata dalla Sony Computer Entertainement nel dicembre 1994. Quella della nascita della macchina Sony è una storia lunga, complicata e affascinante alla quale dedicheremo un articolo a parte; nel frattempo possiamo dire brevemente che la nascita della console che diffuse i videogame su larga scala è frutto di una collaborazione e scissione tra Sony e Nintendo; quest'ultima molti anni prima (1986) aveva intutito le potenzialità dei supporti magnetici e quando, qualche tempo dopo,vennero resi noti i dettagli del CDROMXA, Nintendo trovò il partner ideale.
Essendo tale supporto sviluppato da Sony e Philips, Nintendo affidò a Sony lo sviluppo di un drive CD da integrare al SuperNintendo.
L'alleanza non durò molto a causa di un accordo che Nintendo stipulò con Philips e annunciò all'insaputa della stessa Sony. Nonostante ciò quest'ultima continuò a lavorare sul progetto, prima continuando su una tecnologia simile a quella dello SNES, poi su una completamente nuova, essendo la tecnologia SNES ormai obsoleta se pensata col senno di un'uscita molto posteriore a macchine della stessa fascia quali SNES e MegaDrive, già presenti da tempo sul mercato. Il rinnovamento del progetto Playstation cominciò all'inizio del 1993, per raggiungere un nuovo livello hardware. Venne lanciata nel dicembre 1994 in Giappone, il 9 settembre 1995 negli Stati Uniti e il 29 dello stesso mese in Europa. Intanto, all'E3 del 1995, Nintendo annunciò lo sviluppo di Ultra64 (Ultra64 all'epoca), anch'esso meno costoso del Saturn e, soprattutto, lanciato dall'allora incredibile Mario 64. Intanto l'arrivo dei primi giochi 3D per PSX (come lo storico Spyro the Dragon) misero pressione alla dirigenza Sega, che dopo 3 anni dal lancio non aveva ancora sviluppato un gioco di Sonic, il suo brand principale. Nemmeno Nights Into Dreams (platform geniale e visionario sviluppato dallo stesso SonicTeam), la raccolta Sonic Jam, DaytonaUSA, SegaRally, o i vari Virtua Fighter salvarono la situazione: i giochi per Saturn, escludendo le conversioni da Arcade Sega, erano pochi, e molti generi erano scarsamente supportati, come il Jrpg, i giochi di ruolo giapponesi che fecero la fortuna della console Sony. Il Saturn fu ufficialmente abbandonato alla fine dell'anno fiscale 1997.
Nel frattempo, come è stato detto, uscì il Nintendo64, console che vendette abbastanza, superando quota 30 milioni di unità vendute. Nonostante i buoni risultati e giochi fenomenali come Mario64, Zelda ocarina of time, Zelda Majora's Mask, DonkeyKong64 e molti altri il Nintendo 64 non riuscì a ripetere gli stessi risultati di SNES e vendette molto meno di Playstation che arrivò a 100 milioni di unità a fine ciclo vitale. Quest'ultima poteva contare su una softeca vastissima con titoli di qualità estrema, esclusive killer (Final Fantasy VII -esclusiva pesantissima rubata a Nintendo64-) e Dragon Quest per la sicura conquista del mercato giapponese e grandi serie che, dopo esser nate sulla console Sony, continuano ancor oggi: Resident Evil, Silent Hill, Metal Gear (nella sua versione SOLID), Tekken, Tomb Raider.
Ne 2000 Sony produsse una versione ridisegnata della console originale, chiamata PsOne, più piccola, ergonomica e che può supportare uno schermo integrato; questa mantiene le identiche prestazioni dell'originale in minor spazio a costo minore. Quest'abitudine al ridimensionamento delle console è cosa che la casa Nipponica si porterà avanti fino all'odierna generazione. Venne prodotta anche un'altra versione della PlayStation chiamata NetYaroze, di colore nero, con la capacità di sviluppare giochi ed applicazioni per PlayStation senza la necessità di usare altri programmi e sistemi di sviluppo.
Sony dal nulla era riuscita a sbaragliare concorrenti esperte, vere regine del settore , grazie alla giusta strategia commerciale ed esclusive che ancora oggi fanno vendere. Le cose, come ormai tutti sanno, non cambieranno fino al 2000, con l'arrivo di Playstation2. Nel 1998 uscirà il Sega Dreamcast, console con potenzialità di sesta generazione, una vera macchina dei sogni in grado di portare la vera qualità Arcade in casa, la comodità di una connessione ad internet con gioco in rete (esperimento già provato in precedenza da Nintendo), giochi rimasti ancor oggi nel cuore di milioni di giocatori e la fine di SEGA come produttrice di hardware. Ma questo solo nella prossima puntata...