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BREVE STORIA DEL VIDEOGIOCO GIAPPONESE

Parte 4: tempi recenti

Videogames giapponesi 

A voler cercare un periodo a partire dal quale il Giappone e la sua cultura sono entrati con forza nel mondo occidentale, questo va probabilmente rintracciato negli anni ’90. A partire dall’ultimo decennio del ventesimo secolo, infatti, il mercato occidentale ha cominciato a subire in maniera evidente le forti influenze dei prodotti giapponesi. Se e' vero che gia' da prima, grazie al successo di Nintendo e di alcuni storici anime, il Sol Levante era gia' emerso come punto di riferimento, e' principalmente dagli anni ’90 in poi che, complice la crescente diffusioni di nuovi anime e soprattutto manga, la cultura giapponese ha cominciato a influenzare quella occidentale. E' interessante notare come questa influenza abbia avuto un impatto particolare su uno dei settori in forte sviluppo nel periodo e piu' in salute al giorno d’oggi, quello del videogaming, con numerosi titoli ambientati in Giappone o che, da questo provenienti, siano stati in grado di portare un apporto rivoluzionario al genere.

Partendo da uno dei piu' recenti esempi, e' impossibile non pensare a Ghost of Tsushima. L’open world e' ambientato nel Giappone del finire del 13esimo secolo, durante l’invasione mongola del Paese: la trama si basa infatti sulla lotta del protagonista contro l’esercito invasore, condotta principalmente attraverso meccaniche stealth. Uno dei punti di forza dell’avventura dinamica e' proprio la messa in scena dell’isola di Tsushima: la resa e' stata a tal punto apprezzata da spingere verso la nascita di una collaborazione finalizzata alla promozione del turismo sull’isola. Si tratta di una sorpresa per un gioco che non si poneva come fine quello didattico, certo, ma di sicuro una gradita.

Ingresso tempio giapponese

Un altro recentissimo titolo di successo e' stato Sekiro: Shadows Die Twice, uscito nel 2019. Si tratta di un souls-like, caratterizzato quindi dalle meccaniche tipiche della serie Dark Souls: tratti tipici sono l’esplorazione, l’ambientazione fantasy/medievale e i numerosi scontri con boss caratterizzati da un alto livello di sfida. Nel caso di Sekiro, l’ambientazione si e' tradotta nella proposizione di un Giappone feudale dalle componenti fantasy, nel quale il protagonista intraprende un percorso finalizzato a salvare il suo padrone. Altro esponente dello stesso genere puo' essere considerato Nioh, titolo del 2017 recentemente seguito dal secondo capitolo anche su PC, che mette in scena una versione del Giappone del 1600 nel quale imperversano gli Oni, gli spiriti del folklore giapponese. Si tratta, come per Sekiro, di un gioco con forti componenti narrative e di azione, ma caratterizzato da un taglio RPG molto piu' vicino ai classici del genere rispetto a Sekiro.

Per quanto riguarda il genere survival, le cui tattiche e strategie possono essere determinanti per il successo in differenti discipline, i prodotti provenienti dal Giappone sono numerosi, tendenzialmente accomunati da una componente sovrannaturale. Basti pensare ai titoli della serie Resident Evil o The Evil Within, caratterizzati da un approccio horror concreto, nel primo caso, o piu' psicologico e onirico nel secondo. Stranamente, il genere survival horror non vede il Giappone fra le sue ambientazioni preferite. Nonostante alcuni dei titoli che hanno definito il genere provengano proprio dal Sol Levante, testimoniandone un successo che sembra non conoscere affanno, trovarne uno che porti in scena il Giappone non e' per niente facile: possono essere citati Fatal Frame o Siren, che costituiscono tuttavia titoli abbastanza di nicchia e datati.

Monte Fuji in Giappone

Merita una menzione particolare la serie Yakuza, vero e proprio cavallo di battaglia delle console Sony in particolare fra il 2005 e il 2010. Il gioco, un incrocio particolarmente riuscito fra avventura/open world e picchiaduro, narra la storia del protagonista all’interno del mondo della criminalita' organizzata giapponese, appunto la yakuza, sullo sfondo dei quartieri di alcune citta' moderne del Giappone, come Tokyo e Osaka. Non poteva mancare, infine, l’influenza esercitata sul genere degli strategici in tempo reale: se il blasonato Age of Empires 3 presentava un’espansione basata sulle civilta' asiatiche, comprendendo ovviamente quella giapponese, i piu' noti esponenti del genere RTS non possono che essere Total War: Shogun e Shadow Tactics: Blades of the Shogun. Il primo, come ormai marchio di fabbrica della serie Total War, e' un misto di strategia a turni e battaglie in tempo reale, ambientato durante il periodo Sengoku. Il secondo, che porta in scena il successivo periodo Edo, e' un RTS piu' puro con un focus sulla furtivita': una scelta sicuramente affascinante, considerando la soddisfazione derivante dal far infiltrare un ninja in mezzo ai nemici.