Approcci Diversi, un’ unica Realtà
La letteratura prodotta sino ad oggi sugli Ainu, e relativamente moderna, può grosso modo essere classificata in tre tipologie:20
1.Opere di missionari, esploratori o colonizzatori.
Sono perlopiù delle cronache di viaggio che esprimono un giudizio talvolta piuttosto superficiale su questa popolazione, ritenendola “decadente” e classificando uomini e donne come “barbari primitivi”. Tuttavia, alcuni dei missionari come il pastore inglese John Batchelor (1854-1944), furono attivi nel campo della mediazione tra Ainu e Wajin, e contribuirono a dar risalto a quest’etnia nel mondo.
2.Opere di etnografia.
Dei veri e propri studi socio-etnologici sugli Ainu, completamente privi del punto di vista del narratore, che da arrogante conquistatore si fa umile osservatore. Grazie a questi studi effettuati su campo, ci è oggi possibile conoscere le sfaccettature di diverse popolazioni Ainu nel Giappone. Probabilmente il più famoso tra questi studiosi, un Wajin, è stato Kindaichi Kyōsuke (1882-1971).
Ciononostante, molte di queste opere trattano l’organizzazione Ainu come un sistema chiuso su se stesso, cercando di dimostrare quanto poco abbia potuto svilupparsi nel corso dei secoli.
3.Letteratura DEGLI Ainu.
Recentemente, anche gli Ainu hanno trovato il coraggio di prendere la penna in mano, ed esprimere il loro disappunto per una politica ingiusta e razzista. Molti lo hanno fatto mettendo finalmente per iscritto (in giapponese, affinché anche i Wajin potessero fruttarne) antiche canzoni, fiabe e racconti della loro tradizione orale, dalla freschezza sempiterna e i toni fanciulleschi che li discostano dalla produzione affine giapponese. Oppure, e ne è un esempio eclatante lo scrittore Ainu Kayano Shigeru (1926-2006), hanno scritto pagine autobiografiche dove esprimono il loro risentimento contro chi ha praticamente decretato la fine della loro cultura.
Note:
20) Sjöberg, Katarina, The Return of the Ainu, 1993, Capitolo tre.
Testo tratto dalla tesi di laurea di: Valentina Vignola. |