La Lingua Ainu
Numerose ricerche sono ancora in corso sull’origine della lingua giapponese. Non è ancora chiaro da quale famiglia possa essa discendere. C’è anche chi la considera una lingua isolata, ma una cosa sola è certa: non ha alcun legame con la lingua Ainu.
Prima di cominciare a parlare di lingua Ainu, occorre fare una piccola premessa: non esiste una lingua Ainu unificata, ma tre gruppi di dialetti simili per caratteristiche morfo-sintattiche e fonetiche. Poiché, similmente, non esiste una trascrizione standardizzata, le stesse parole Ainu possono cambiare a seconda della fonte.
La struttura sillabica è differente da quella del Giapponese. E’ infatti sia CV che CVC (nei dialetti privi di toni, anche CVV)
15. Per questo, si preferisce adoperare l’alfabeto latino piuttosto che il sillabario kana per la sua trascrizione.
Per quanto riguarda la sua morfologia, il linguaggio Ainu è, esattamente come il Giapponese, di tipo agglutinante.
Identica al Giapponese è la sintassi: l’ordine della frase è “Soggetto Oggetto Verbo”.16 Sebbene siano state fatte delle osservazioni a riguardo della similitudine sia a livello fonetico che semantico di alcune parole Ainu con parole giapponesi (ad es. kamui = kami, ambedue significano “divinità”), si deve pensare a queste come mere coincidenze linguistiche, e nulla più.
Oggigiorno si ritiene che la lingua Ainu sia quasi estinta come lingua d’uso comune.
Tuttavia, si pensa che grazie alle nuove politiche di sensibilizzazione, la situazione possa lentamente cambiare.
Note:
15) Dove “C” sta per “Consonante” e “V” per “Vocale”.
16) Dal sito “Aynu Page”, http://homepage3.nifty.com/tommy1949/Aynu.htm
Testo tratto dalla tesi di laurea di: Valentina Vignola. |