Letteratura
Se si escludono le opere contemporanee (posteriori alla restaurazione Meiji)
la bibliografia di traduzioni italiane di opere letterarie giapponesi
è piuttosto limitata; in questo campo si distingue specialmente
l'ottima collana Mille
gru,
diretta dalla Prof.ssa Adriana Boscaro. Si tratta di poco più di una
ventina di titoli, tutti tradotti direttamente dall'originale da
esperti in letteratura giapponese dell'Università di Venezia. Ogni
volume è anche dotato di un corredo critico esemplare: un'ampia
introduzione all'opera che la colloca all'interno del periodo storico
e dell'ambiente letterario, fornendo tutte quelle notizie accessorie
che sono indispensabili al suo apprezzamento; una biografia e
bibliografia dell'autore; abbondanti note ed un glossario con la
spiegazione dei termini più importanti.
Anonimo
Storia di Ochikubo,
Letteratura Universale Marsilio, Collana di Classici Giapponesi Mille gru,
292 pag., formato 12.0 x 18.2 cm (1992)
Traduzione italiana
dell'Ochikubo monogatari,
corredata di un'ampia introduzione, note e glossario.
Anonimo
Storia di un tagliabambù
Letteratura Universale Marsilio, Collana di Classici Giapponesi Mille gru,
101 pag., formato 12.0 x 18.2 cm (1994)
Traduzione italiana del Taketori monogatari,
corredata di un'ampia introduzione, note e glossario.
Bartoli Daniello
Giappone. Istoria della Compagnia di Gesù Ed. Spirali
Zipagu (Cipangu) è un'isola in levante, ch'è nell'alto mare mille cinquecento miglia. L'isola è molto grande, le genti sono bianche, di bella maniera e belle; e la gente è idola, e non ricevono signoria da neuno, se non da loro medesimi. (Marco Polo)
Tre secoli dopo Marco Polo, è Daniello Bartoli a scrivere del Giappone. Non lo visitò mai, lo conobbe attraverso le lettere e i resoconti dei suoi con fratelli missionari e dalla carta del Mercatore sulla quale ne seguiva i viaggi. Storico straordinario e scrittore raffinatissimo. nacque a Ferrara il 12 febbraio del 1608. Ancora adolescente entrò nella Compagnia di Gesù di cui divenne lo storico ufficiale. Scrisse la Istoria della Compagnia di Gesù in ventisette libri. Oltre che di storia scrisse di scienza. letteratura. morale e religione.
A parere di molti il più grande prosatore del Seicento. secondo alcuni migliore anche di Galilei; Leopardi lo chiama "Dante della prosa". Così attraverso i resoconti di viaggio Bartoli descrive con estrema precisione di storico il Giappone medievale: le relazioni. gli scambi e i commerci. la politica. le guerre. l'amministrazione e la religione. Con quello stile che gli è particolare e che l'Anceschi definiva di una "radiosa letizia".
Chants De Palefreniers
traduit du japonais par René Sieffert
Publications Orientalistes de France,
93 pag., formato 12.5 x 21.0 cm (1992)
Traduzione in lingua francese dei testi di 61 brani di saibara,
cioè di tutti i brani di questo genere musicale che sono giunti sino a noi. In
molti casi la traduzione è accompagnata da estratti da opere letterarie
antiche (soprattutto dal Genji monogatari)
in cui il brano di saibara viene citato: si tratta di documenti brevi ma molto utili per comprendere
il ruolo che questo tipo di intrattenimento doveva avere nella
ristretta cerchia sociale della nobiltà della corte di Heian.
De Morant G. Soulié
La storia dei 47 rônin
Luni Editrice,
137 pag., formato 14.0 x 21.0 cm (2002)
La vicenda dei 47 rônin è sicuramente uno degli episodi più conosciuti di tutta la storia
giapponese. Si tratta di un fatto realmente accaduto, anche se nelle
innumerevoli opere letterarie che ha ispirato esso ha assunto il
carattere di un esempio di eroismo così estremo ed emblematico da
diventare quasi leggendario. Nel 1701 Asano Naganori, giovane daimyô del feudo di En'ya, è incaricato dallo shôgun di organizzare una solenne cerimonia per accogliere un inviato
imperiale. Egli si rivolge per istruzioni al Ministro del Cerimoniale
Kira Yoshihite presentandogli, secondo l'uso del tempo, preziosi
doni. Tuttavia l'avido e corrotto Kira giudica troppo modesti gli
omaggi di Asano e lo umilia pubblicamente. Irato Asano estrae la spada
e ferisce lievemente Kira e viene perciò condannato a commettere seppuku;
inoltre i suoi beni vengono requisiti e il suo feudo smembrato e tutti
i suoi samurai diventano quindi rônin.
Un gruppo di samurai di Asano decide di vendicare la morte del proprio signore. Per più di
un anno essi mettono a punto i dettagli del piano, incontrandosi
segretamente e recidendo i legami con le proprie famiglie. Nel giorno
convenuto i 47 congiurati irrompono nella casa di Kira, lo uccidono e
portano la sua testa mozzata sulla tomba di Asano. Nonostante la loro
lealtà al proprio signore susciti l'ammirazione della popolazione e
dello shôgun,
essi sono condannati a commettere seppuku per aver ucciso un Ministro; solo il più giovane di loro viene
lasciato in vita per poter presentare le offerte rituali sulle tombe
dei compagni.
Come spiegato nell'introduzione, il racconto presentato in questo
libro non è la traduzione di un'unica opera ma la collazione e il
riassunto di diverse fonti (tra cui il Kanadehon Chûshingura),
tradotte in francese e riadattate dall'Autrice e qui ritradotte dal
francese in italiano. Tuttavia il risultato possiede un'unità
stilistica e narrativa che non lascia affatto trasparire l'opera di collage effettuata. Il racconto viene presentato come una
testimonianza diretta dell'unico superstite dei 47 rônin ed è completamente avvincente (particolarmente riuscita è la
descrizione del clima di snervante attesa e di incertezza durante il
lungo periodo di preparazione della vendetta).
Donald Keene
Major plays of Chikamatsu
Columbia University Press,
485 pag., formato 15.0 x 23.5 cm (1961, 1990)
Il volume raccoglie le traduzioni inglesi di undici copioni scritti da Chikamatsu Monzaemon per il bunraku,
e cioè:
Sonezaki shinjû [Suicidio d'amore a Sonezaki]
Horikawa nami no tsuzumi [Il tamburo delle onde di Horikawa]
Tanba Yosaku [Yosaku di Tanba]
Shinjû mannensô [Suicidio d'amore nel Tempio delle Donne]
Meido no hikyaku [Il corriere per l'Inferno]
Kokusen'ya kassen [Le battaglie di Coxinga]
Yari no Gonza [Gonza il lanciere]
Nebiki no kadomatsu [Il pino sradicato]
Hakata kojorô namimakura [Kojorô di Hakata, o l'amore al mare]
Shinjû ten no Amijima [Suicidio d'amore ad Amijima]
Onnagoroshi abura jigoku [L'omicidio di una donna e l'Inferno di olio]
I testi delle opere teatrali sono preceduti da un'estesa
prefazione di Donald Keene (38 pagine) che presenta la vita e l'opera
di Chikamatsu Monzaemon,
inquadrandola nell'evoluzione del bunraku e nell'ambiente culturale e sociale della sua epoca: si tratta di un
saggio estremamente interessante che costituisce un'utile introduzione
alla comprensione e all'apprezzamento del mondo poetico del grande
commediografo.
Izumi Shikibu nikki - 和泉式部
Diario di Izumi Shikibu
Immaginiamo un'epoca come quella Heian dove la poesia era la sola ed autentica protagonista, attraverso essa le donne che conducevano una vita molto appartata, potevano esprimere se stesse e giocare con gli uomini l'antica danza della seduzione; così attraverso 150 waka la protagonista della nostra storia, formalmente anonima ma identificabile nella figura di Izumi Shikibu, da sfogo al suo desiderio di rinascita e alla sua voglia di innamorarsi di nuovo dopo aver perduto il suo amante, il principe Tametaka.
Più che ricordare
con il profumo dei fiori
vorrei ascoltare il cuculo
per vedere se la sua voce
è uguale a quella che conosco
In questo modo comincia il nostro diario, attraverso una poesia scritta dalla protagonista in risposta al dono floreale ricevuto in dono dal principe Atsumichi fratello del suo defunto amante (il principe Tametaka). Inizierà tra i due un' accesa corrispondenza fatta di passione, lacrime e seduzione, in un arco di tempo che durerà dieci mesi tra i protagonisti si avvicenderanno sfide poetiche che accentueranno il crescente rispetto reciproco e la voglia di stare insieme.
Izumi si trasferirà nella dimora del principe Atsumichi e questo desterà scandalo ma poco importerà ai nostri innamorati. E' probabile che il diario sia stato scritto nell'XI secolo da qualcuno appartenente ai medi ranghi dell'aristocrazia che partendo da una raccolta privata di Izumi Shikibu abbia voluto ricostruire la storia d'amore con il principe per difendere la discussa reputazione della poetessa, sposata e amante prima di un principe deceduto in seguito ad un'epidemia e poi di suo fratello, una donna incompresa, giudicata, ma ricca di talento poetico.
Un libricino di 118 pagine ricche di passione e poesia.
Recensione di Romina Carboni
Kenkou
Momenti d'Ozio. Ed. Adelphi
Scritto dal monaco buddhista Kenkō, vissuto a Kyoto nel 14mo secolo, è considerata una delle opere più significative della cultura giapponese. Si tratta di una raccolta di saggi che vanno da poche righe a qualche pagina, toccando gli argomenti più diversi. Anche se alcune parti possono risultare del tutto avulse dalla nostra cultura e dalla nostra epoca, ve ne sono molte altre che racchiudono riflessioni ancora attuali, e che colgono molto bene tratti essenziali del pensiero zen: il senso di impermanenza, l'amore per la natura, l'attenzione per i particolari.
Kokinwakashû
Raccolta di poesie giapponesi antiche e moderne
a cura di Ikuko Sagiyama,
Ariele,
686 pag., formato 15.5 x 21.0 cm (2000)
Edizione integrale del Kokinwakashû,
una delle più importanti antologie di poesie giapponesi. Per ciascuno
dei 1111 waka viene riportato il testo giapponese, la traslitterazione romaji,
la traduzione italiana, la descrizione dell'occasione in cui la poesia
è stata composta (quando è nota) e alcuni commenti esplicativi. Delle
due prefazioni con cui l'opera è stata originariamente pubblicata (la
prefazione in lingua giapponese di Ki no Tsurayuki e la prefazione in lingua cinese di Ki no Yoshimochi) non è riportato
il testo originale ma solo la traduzione italiana (corredata di
abbondanti note). Il volume comprende inoltre un'introduzione che
tratta della compilazione, della struttura e della poetica dell'opera
e che descrive in dettaglio le principali figure retoriche tipiche
della poesia giapponese
(makurakotoba, jokotoba, kakekotoba, engo, mitate).
McCullough Helen Craig
The Tale of the Heike
Stanford University Press,
489 pag., formato 15.5 x 23.2 cm (1988, 2000)
Traduzione inglese dello Heike monogatari,
l'epopea della sanguinosa guerra tra le famiglie Taira e Minamoto che costituisce la pagina epica più importante della letteratura
giapponese.
Il volume è corredato di una breve appendice che riporta mappe geografiche,
tavole cronologiche e genealogie che aiutano la comprensione degli eventi
narrati.
Murasaki Shikibu
Storia di Genji. Il principe splendente
[prima parte del Genji monogatari],
Einaudi,
2 voll., 1036 pag., formato 12.1 x 19.5 cm (1992)
Traduzione italiana dei primi 41 capitoli del Genji monogatari,
il più importante dei grandi romanzi del periodo Heian,
che ha costituito per secoli un punto di riferimento nel campo della
sensibilità poetica, dello stile e del linguaggio. La sua lettura ci
mette a contatto con incredibile freschezza e modernità con il mondo
della Corte Imperiale dell'XI secolo.
Non si tratta di una traduzione diretta dall'originale giapponese,
ma di una traduzione basata sulla versione inglese di Arthur Waley,
una versione apprezzata per le sue qualità letteraria ma anche
criticata per l'eccessiva libertà e mancanza di fedeltà all'originale.
Il volume è dotato di una breve prefazione e di scarse note. Ognuna delle
parti del romanzo è preceduta da un elenco dei personaggi.
Murasaki Shikibu
La signora della barca. Il ponte dei sogni
[seconda parte del Genji monogatari],
Tascabili Bompiani,
XXV + 473 pag., formato 12.5 x 19.2 cm (2002)
Questo volume presenta la traduzione italiana degli ultimi 13 capitoli
(dal 42º al 54º) del Genji monogatari e quindi rappresenta il seguito della precedente Storia di Genji. Anche in questo caso
si tratta di una traduzione della versione inglese di Arthur Waley,
effettuata da Piero Jahier e pubblicata per la prima volta nel 1944,
qui integrata dall'aggiunta di alcune parti che nell'edizione originale
erano state tagliate o riassunte.
Murasaki Shikibu
The tale of Genji
Viking/Penguin Books,
2 voll., 1174 pag., formato 16.3 x 24.2 cm (2001)
Edizione integrale del Genji monogatari tradotto in inglese da Royall Tyler.
Il testo è corredato da note esplicative dei numerosi rimandi alla
letteratura e alla cultura dell'epoca di cui il testo è ricco e
da disegni che illustrano oggetti
(indumenti, suppellettili, mobili, strumenti musicali) citati
nel racconto che erano comuni nel periodo Heian ma che ovviamente sono sconosciuti alla maggior parte dei lettori odierni. In
appendice sono riportate mappe della città di Heian e del Palazzo Imperiale, una cronologia dei principali avvenimenti del
romanzo e alcuni glossari.
Sei Shônagon
Note del guanciale
Mondadori Oscar,
354 pag., formato 12.8 x 19.7 cm (1997)
Traduzione italiana del Makura no sôshi. |