Skin ADV
Cultura Giapponese
 
ASSOCIAZIONE
ATTIVITA' CULTURALI
SCUOLA DI GIAPPONESE
STUDIA IN GIAPPONE
LINGUA GIAPPONESE
TURISMO
LAVORO IN GIAPPONE

ARTI TRADIZIONALI
ARTI MODERNE
j-pop e rock
Nascita del j-rock
Heavy Metal anni '80
Band Maid
Mika Kobayashi
Loudness
X-Japan
WE ARE X
Asterplace
Jam Project
Ali Project
Pinky doodle poodle
Enka
Testi
Idol
Bakusute Sotokanda Icchome
Saga
Mayuko
Airly
Loverin Tamburin
A9
danza e teatro
anime e manga
architettura e design
arti visive
videogiochi
cinema
letteratura giapponese
letterat. sul Giappone
moda
cosplay
SOCIETA'
CUCINA
GLOSSARIO
PHOTOGALLERY
COLLABORATORI
TESSERA ASSOCIATIVA
LINK
CONTATTI
 
SITE MAP
 
 
 

WE ARE X: in arrivo in Italia il film sulla storia degli X-Japan

Intervista a Yoshiki leader della rock band giapponese

YoshikiFinalmente arriverà nelle sale cinematografiche di tutta Italia l’attesissimo film documentario “We are X” che narra la storia della rock band giapponese X-Japan e del suo eccentrico e carismatico leader Yoshiki.
Prima dell’uscita ufficiale in sala, il film è stato presentato in anteprima come evento speciale al 58° Festival dei Popoli a Firenze la sera del 14 ottobre 2017 presso il Cinema Teatro “La Compagnia” e con ospite d’onore proprio il leader della band Yoshiki.
We are X, che tradotto significa noi siamo X, non indica solo l’appartenenza ad un gruppo musicale, ma anzi rappresenta uno stile di vita. Infatti gli X Japan sono stati i creatori e i pionieri del movimento visual kei (il termine è stato coniato dalla frase Psychedelic Violence Crime of Visual Shock riportata sulla copertina del loro album “Blue Blood” ndr) cioè quel genere musicale che si è sviluppato in Giappone nella seconda metà degli anni ottanta e che ha portato a rompere tutti gli schemi della musica tradizionale giapponese e che ha segnato la nascita di una nuova era musicale.
Yoshiki insieme ai suoi compagni ha attraversato varie fasi: dapprima l’iniziale difficoltà di inserirsi nel panorama musicale giapponese, la loro musica era troppo aggressiva ed occidentale per essere compresa in un Giappone troppo legato alle proprie tradizioni; poi l’arrivo del successo con la vendita di oltre 30 milioni di album; i vari tour; lo scioglimento, dopo che il cantante Toshi si era allontanato dal gruppo per seguire una setta religiosa; la reunion col ritorno di Toshi fino all’improvvisa morte del chitarrista Hide, evento che ha segnato profondamente Yoshiki, tanto da portarlo a lasciare il Giappone per trasferirsi a Los Angeles negli Stati Uniti, dove vive tutt’ora.
Il film diretto dall’acclamato filmmaker Stephen Kijak specializzato in biografie musicali racconta attraverso interviste, spezzoni di concerto e riprese da dietro le quinte tutta la storia di Yoshiki e i suoi compagni ed è stato definito da molti la più drammatica storia del rock mai raccontata.

X-JapanCome fan amanti di questa strepitosa band giapponese non potevamo mancare alla presentazione del film a Firenze e per l’occasione abbiamo intervistato Yoshiki il leader degli X Japan. La conferenza stampa si è tenuta nel pomeriggio prima della proiezione del film presso l’hotel dove era alloggiato l’artista. Dopo qualche ora di attesa, finalmente siamo stati convocati nella sua suite all’interno della quale prima siamo stati accolti dal suo staff e poi successivamente siamo stati accompagnati nella stanza dove c’era Yoshiki ad attendermi. L’emozione di trovarci di fronte questo artista è stata molto forte, questa figura alta e magra tutta vestita di nero sembrava quasi qualcosa di soprannaturale, un vampiro, come lui ama definirsi, la tensione era alle stelle, lui si è avvicinato, ha teso la mano, e con un’eleganza e una gentilezza assoluta ci ha invitato a sederci sul divanetto di fronte al suo e così ha avuto inizio la nostra intervista.

Dopo questa esperienza qui a Firenze pianificherai di fare un concerto in Italia con gli X Japan?
Yoshiki: Si è vero sono venuto qui, in realtà non ho ancora pianificato di venire in Italia, però amo venire qui e mi piacerebbe fare del rock in questo paese.

A causa del tuo aggressivo e frenetico modo di suonare la batteria hai spesso problemi di salute, recentemente sei stato sottoposto ad un intervento chirurgico al collo. Dove trovi il potere e la forza di andare ancora avanti?
Yoshiki: Si, l’intervento al collo è stato molto doloroso e lo è ancora perché ho pure avuto delle complicazioni in seguito all’intervento, dove trovo la mia forza? Ogni artista ha una missione che è quella di realizzare un progetto, normalmente si sa quanto doloroso possa essere il sentiero per creare della musica incredibile ma io lo faccio per i miei fantastici fan che mi sostengono da moltissimi anni, sono loro la mia forza.

Qualche anno fa insieme a Gackt, Sugizo e Miyavi hai fondato il gruppo degli S.K.I.N. e avete fatto un grande concerto a Miami. In futuro torneranno ancora gli S.K.I.N?
Yoshiki: Si, penso proprio che ci sia la possibilità che gli S.K.I.N. possano ancora tornare e potrebbero essere coinvolti anche gli altri componenti degli X Japan, però prima devo terminare il nuovo album degli X Japan e anche altri progetti, ma solo dopo essermi riabilitato con la mia salute poiché ho ancora molti dolori.

X-JapanPurtroppo il tempo era poco per cui non abbiamo potuto fare altre domande, terminata la breve intervista ci siamo congedati con un inchino accompagnato da un “arigatou gozaimasu”.

di Barbara Bissacco