PARASITE EVE
Un film horror, in stile giapponese. I film horror giapponesi tendono ad essere pellicole più simili a quelle di Hitchcock o gli X-Files piuttosto che dei veri e propri hack-and-slash. Questo film in modo particolare imita i misteri sovrannaturali che impermeano nel decisamente superiore Ring, anche se almeno all’inizio è un film valido. Un giovane medico attraente perde sua moglie in un incidente stradale, e cerca di rianimarla usando delle documentazioni relative a dei microorganismi parassitari sui quali stava conducendo egli stesso degli esperimenti. C’è un uso smodato degli effetti speciali, enfatizzando una sensazione inquietante di “liquidità” nelle scene. Sembra un po’ un Barton Fink di serie B da questo punto di vista. Ma forse sono troppo generoso, dovrei dire che questo film fa schifo, o almeno che è caduto a picco verso la fine. La ragione principale per voler noleggiare questo film forse è per vedere la bellezza disumana dell’attrice Hazuki Ryona.
PARTY SEVEN
Ancora giochi di gruppo divertenti dal regista di Shark Skin Boy e Peach Hip Girl, che hanno per protagonista il famoso Asano Tadanobu nei panni di un maniaco guardone insieme ad altri sei suoi simili, per arrivare a fare il gruppo di sette che dà il titolo a questa pellicola. Quasi tutto a dialoghi, salvo gli iperattivi titoli animati che mostrano già il contesto della storia, probabilmente il film sarebbe potuto essere molto più interessante se l’avessi visto sottotitolato (un eterno problema per me in Giappone, purtroppo). Un quoziente elevato di stranezze, con un buon finale perverso e prospettive particolari fanno sì che questo film sia decisamente interessante (per chi riesce a seguirlo, ovviamente).
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