IL VISO DI JIZO (Chichi to kuraseba)
Versione giapponese con sottotitoli in italiano
Regia: Kuroki Kazuo
Sceneggiatura: Kuroki K., Ikeda Shinya
Da una commedia di: Inoue Hisashi Fotografia: Suzuki Tatsuo
Musica: Matsumura Teizo
Interpreti: Miyazawa Rie (Fukuyoshi Mitsue), Harada Yoshio (Fukuyoshi Takezo, suo padre), Asano Tadanobu (Kinoshita Tadashi, un professore).
Prodotto da: © Emotion
Colore, 99' - 2004
Trama
Hiroshima, 1948. Nella memoria degli uomini è ancora vivo il ricordo della distruzione causata dalla bomba atomica tre anni prima. Mitsue lavora in biblioteca e lì conosce il professor Kinoshita, che svolge ricerche sugli effetti della bomba. I due stringono un'amicizia sempre più profonda finché lui non le chiede di sposarlo. Ma Mitsue è convinta di non meritare la felicità, ancora scossa dalla tragedia che ha colpito il paese. La bomba ha ucciso suo padre e i suoi amici, e lei prova un terribile senso di colpa per essere sopravvissuta. Nel momento di maggiore sconforto però, il fantasma del padre, con cui aveva uno splendido rapporto, le appare per tranquillizzarla e consigliarla.
VIAGGIO A TOKYO
Titolo originale: Tokyo Monogatari
Anno: 1953
Regia: Yasujiro Ozu
Genere e durata: Drammatico, 135’
Due anziani coniugi, Shukishi e Tomi, si recano a Tokyo per visitare i figli che non vedono da molto tempo. Solo la nuora, vedova del secondogenito, si prodigherà per rendere il loro soggiorno il più piacevole possibile, nonostante le ristrettezze economiche in cui lei stessa si trova, mentre i figli si mostreranno indifferenti e troppo presi dal lavoro e dagli impegni.
Da una vicenda apparentemente semplice Ozu ricava una riflessione sulla solitudine che consegue all'occidentalizzazione: i genitori non sono più il venerabile centro della famiglia, quanto piuttosto un peso per l'evoluzione dei figli e per la loro vita adulta, sempre più improntata al successo personale. I valori tradizionali restano vivi nella figura di Noriko, interpretata da una Setsuko Hara meravigliosa ed espressiva, che rimane fedele al ricordo del marito scomparso in guerra e rifiuta di risposarsi.
Il viaggio diventa infine il mezzo per concludere una vita dopo essersi assicurati che le nuove generazioni sono ormai in grado di camminare senza incertezze sulle proprie gambe.
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