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Come anime e manga hanno influenzato i videogiochi occidentali

La cultura giapponese ha sempre affascinato l’occidente sin dai tempi dei primi contatti con i mercanti portoghesi. Col tempo, questo fascino si è spinto oltre i classici temi tradizionali come cerimonie, haiku e cibo. Con la nascita di anime e manga, il mondo occidentale è stato travolto da storie nuove e con prospettive diverse. Il loro successo globale è stato clamoroso ed ha sicuramente avuto una grande influenza sia sull’arte che sui videogiochi occidentali.

L’influenza di anime e manga nei videogiochi

I videogiochi hanno una storia molto legata al Giappone. Compagnie come la Atari e Nintendo hanno fatto la storia e continuano ad essere dei punti di riferimento nell’industria del gaming. Basti pensare a titoli come Pac Man o Super Mario Bros e a quanto siano integrati con la nostra cultura. Allo stesso tempo, questo ha spinto alcuni sviluppatori a seguire i modelli giapponesi e creare nuovi titoli. Per esempio, i giochi platform derivano da titoli giapponesi e, dopo il grande successo di Super Mario, c’è stato un boom di titoli prodotti in tutto il mondo occidentale. Anche temi tipicamente giapponesi come Samurai e Ninja sono stati ripresi in giochi di tutti i tipi e possono essere trovati anche in slot come nel sito NetBet. Stessa cosa si può dire anche degli anime, su tutti Lupin III, Mila e Shiro, Goldrake, che hanno spinto videogiochi aventi temi che riflettono le loro storie. Insomma, l’influenza di anime e manga ha avuto un effetto sui videogiochi occidentali sia per quanto riguarda il gameplay che per quanto riguardano i temi trattati, sia tradizionali giapponesi che ripresi dalle loro storie.

Esempi delle influenze di anime e manga nei videogiochi occidentali

Uno degli esempi più recenti dell’influenza di anime e manga su giochi prodotti in occidente lo abbiamo con Cyberpunk 2077. Gli sviluppatori non hanno mai nascosto cosa abbia influenzato la storia e il gameplay del gioco, citando a più riprese titoli come Ghost in the Shell e Akira. Questo è visibile sia nelle moto che è possibile trovare nel gioco (che si rifanno ad Akira) che in moltissime tematiche che è possibile trovare nel capolavoro di Masamune Shirow. Se le citazioni a ninja e samurai sono molto comuni in Cyberpunk 2077, lo sono anche in moltissimi altri giochi sviluppati da aziende occidentali. Non sempre però sono grandi aziende come la CD Project Red a lanciarsi in progetti del genere. Grazie alla possibilità di sviluppare giochi in maniera sempre più semplice, anche piccole case di produzione si possono lanciare in simili avventure. Questo è dimostrato da titoli come Aragami, creato da un piccolo team spagnolo ma in tutto e per tutto ispirato ad anime come Ninja Scroll o Brave 10.

Quelli che abbiamo visto sono solo pochi esempi di come anime e manga abbiano influenzato videogiochi occidentali. Ci sarebbero tantissimi altri esempi ma quanto visto dovrebbe essere sufficiente per avere un’idea di quanto questa influenza sia presente. Per altro non sempre questo è riflesso in giochi che ricalcano in tutto e per tutto le storie raccontate da anime e manga. Spesso, infatti, si possono trovare molte piccole (o grandi) citazioni in giochi di tutti i tipi.

KILL LA KILL si fa strada sui nostri computer grazie ai siti di streaming di anime

L’anime, già online da ottobre 2013, è sottotitolato in ITALIANO, tedesco, spagnolo, inglese e altre lingue.
Il regista Hiroyuki Imaishi, assieme allo scrittore e supervisore dei testi Kazuki Nakashima, a SUSHIO, ideatore dei personaggi, e allo staff dello Studio Trigger, saranno solo una parte della grande squadra creativa, e anche i doppiatori scelti annoverano alcuni maestri di questa specialità: Ami Koshimizu (Code Geass - Lelouch of the Rebellion, Saki, Star Driver) e Ryoka Yuzuki (Naruto Shippūden, Shugo Chara!, Chobits). La loro nuova serie, intitolata KILL LA KILL, distribuita dalla Aniplex Japan, sarà disponibile sul sito daisuki.net in maniera legale e gratuita.

“Hiroyuki Imaishi e Kazuki Nakashima sono tornati alla conquista del mondo degli anime, dopo sei anni dalla loro ultima collaborazione per la serie 'Tengen Toppa Gurren Lagann' , ed hanno creato un progetto che è già un grande successo.
Ma andiamo un po’ a vedere di cosa si tratta… la vagabonda Ryuko Matoi è una studentessa che viaggia alla ricerca di indizi che la portino alla verità dietro alla morte del padre. Ryuko, soprannominata “La donna dalle lame di forbice”, capita ad un certo punto alla Honnouji Academy.

Alla Honnouji Academy gli studenti ricevono dei superpoteri grazie a delle speciali uniformi, le “Uniformi Goku”. Grazie al potere di queste uniformi il presidente degli studenti Satsuki Kiryuin comanda gli studenti usando potere e paura.

Satsuki conosce il segreto della “lama di fobice” e Ryuko lo affronta per saperne di più, ma… il loro incontro è frutto di una mera coincidenza oppure era scritto nel destino?
Lo scontro tra i due avrà ripercussioni sull’intera accademia!