Musica è...
“Il tavolo come palcoscenico, il cellulare come microfono e la luna crescente come riflettore…” (citaz. da Nana)
Storie a ritmo di musica, personaggi che si muovono sul pentagramma della vita armonizzando le note musicali alle proprie emozioni e vicende.
Yu si trasforma in Creamy e lo fa muovendo la bacchetta magica a formare una scintillante chiave di violino.
La majokko dello studio Pierrot può considerarsi la prima idol giapponese: Creamy è bella, è ben truccata, indossa abiti kawaii, canta con la bocca a cuore e balla.
La magia si accosta alla musica , i colori pastello alle parole delicate delle canzoni e tutti impazzano per la loro beniamina.
La serie Mahou No Tenshi Creamy Mami, L’incantevole Creamy, è caratterizzata dalla viva colonna sonora e dalle canzoni interpretate dall’idol giapponese di allora Takako Ohta e da Cristina D’Avena nell’edizione italiana; la musica di base conserva la versione originale, i titoli sono mere traduzioni letterarie mentre i testi perdono un po’di incisività, ma comunque “Sento il mio cuore che batte e forse lui impazzirà…” oppure “Spesso sai chi lo cerca non sa che c’è tanto amore intorno a sè e non lo vede ahimè…” rimangono impressi e perfettamente orecchiabili.
Ancora magia e musica.
Un album da disegno ed una penna sostituiscono la bacchetta magica. Amante del disegno e dei manga, Miho, la protagonista sognatrice ed annoiata dalla realtà, di Maho no stage Fancy Lala , Fancy Lala, fa degli strumenti propri della sua passione il mezzo grazie al quale riesce a trasformarsi in Fancy Lala, ingaggiata dapprima come modella e poi come cantante per divenire un’idol.
Disegno dopo disegno, la realtà prende le sembianze dei sogni e viceversa.
Una serie sicuramente sulla falsariga di Creamy, dal risvolto introspettivo e trasognante che non accenna minimamente allo spietato mondo dello spettacolo ed alla sua falsità, ma che rivela il percorso per divenire una vera e propria idol. Un segreto svelato nell’epilogo finale, quando la protagonista perderà per sempre i poteri magici e la certezza che in pochi anni lei stessa diverrà Lala senza necessariamente affrettare le varie fasi dell’adolescenza.
La musica dei Bee Hive fa da colonna sonora ad intrecci sentimentali e competizione amorose nella serie Kiss me Licia.
Mirko, cantante e leader del gruppo rock emergente, una sorta di David Bowie dell’animazione giapponese, è in perfetto stile anni ’80, come il resto del gruppo: trucco, orecchini, spalline alle camicie, vestiti sgargianti, capelli vaporosi e ciuffi tinti.
Intona il bisogno dell’amore assoluto della propria amata in canzoni ritmate, enfatizzate da virtuosismi di chitarra, batteria e piano. Un successo in ascesa porterà i Bee Hive ad un tour in America e l’attesa del ritorno di Mirko da parte di Licia sancirà la promessa di matrimonio.
Le canzoni spensierate ed ingenue del pop di Sabrina fanno contrasto con quelle forti e mature del rock della rivale Susi. Ciao Sabrina, vero titolo Idol Densetsu Eriko ovvero letteralmente "Eriko l'Idol leggendaria”, ispirata alla storia di una vera idol giapponese, (forse la Eriko dei K-ble Jungle?!?) vede la protagonista conquistare il successo affrontando le continue avversità ed invidie proprie del mondo dello spettacolo.
Beck è una miscela esplosiva di musica, passione, adolescenza, sentimenti, coinvolgimento emotivo. La serie, più recente rispetto alle precedenti, conta su una schiera di fan appassionati, molti tra i quali musicisti, che lo giudica un capolavoro e ne fa un “decalogo” della musica rock. Il protagonista, nel corso delle vicende, impara a suonare, comporre, cantare e amare, allontanando per sempre la vita piatta a cui era abituato.
Solo la musica arriva a toccare le corde di un cuore addormentato alle emozioni…
I Lucifer sono una band musicale emergente di J-Rock formata da cinque appassionati ragazzi. Strofe d’amore ne vede il percorso dai primi concerti in fatiscenti locali fino ad arrivare all’apice del successo.
Conflitti interiori, amore e sesso nei testi delle loro canzoni esplicite che si faranno ancora più sensuali nel momento in cui incontreranno le parole di Aine, dolce ragazza di cui si innamorerà il bellissimo playboy, ambizioso leader Sakuya, nato da una violenza nei confronti della madre, di cui rimane orfano, da parte di un americano che lo abbandona.
La musica annienta il suo passato di dolore.
Uniformi scolastiche e strumenti musicali per le quattro studentesse di K-on!. Yui, è la protagonista goffa, amante del cibo, certamente non brillante nello studio, distratta cronica; impara in poco tempo a suonare la chitarra, da lei stessa soprannominata Giita, non sa leggere gli spartiti ma riesce ad accordare a orecchio il suo strumento.
L’esibizione finale al festival scolastico porterà al gruppo grandi risultati.
Non ci sono scene di esibizioni o concerti, la musica in questa serie fa solo da contorno, ma rappresenta l’elemento scatenante di tutte le vicende strutturate a mo’ di esilaranti gag.
Nella serie Kilari, il mondo della musica non ha alcuna importanza per la golosa quattordicenne Kilari; la sua unica passione è il cibo, fino a quando l’infatuazione per Seiji, membro del famoso duo Ships, non la porterà a voler divenire un’idol per stargli più vicino. Sempre supportata dal suo fedele gattino, che ne cura l’immagine da star, inizia la sua scalata al successo, ma dovrà vedersela con ostacoli vari, scontri con gli avversari del mondo dello spettacolo e strani cambiamenti di rotta del suo cuore che finirà per battere per Hiroto, l’altro membro degli Ships, di cui persino sua nonna è fan accanita.
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