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XXX 2
La varietà del genere erotico è tanta, si va dagli ECCHI manga, con sottili riferimenti sessuali, a quelli propriamente erotici.
Nel genere ecchi i corpi femminili sono strizzati in succinti vestitini, uniformi o divise scolastiche, finemente delineati in tutte le curve in attillati pantaloni, gli enormi seni sobbalzano, la dimensione dei capezzoli aumenta sotto il tessuto, le cortissime gonne lasciano volontariamente intravedere le mutandine…
“Chobits”, opera delle Clamp del 2001, rappresenta ogni maliziosità del genere mescolata all’amore tra un essere umano ed un androide.
Uno studente, Hideki Motosuwa, trova un persocom (un computer con forme umane) che più in là scoprirà essere un chobits, un pc in grado di provare sentimenti ed emozioni creato dal marito dell’amministratrice del condominio in cui lui stesso abita.
Spesso il naso di Hideki sanguina (in molti anime e manga ricorre l’immagine del naso sanguinante provocato dall’eccitazione), la testa finisce schiacciata tra gli enormi seni, l’eccitazione è servita da ogni movimento ed occasione.
“Futari H” di Katsu Aki, un misto di malizia, eros, gioco ed ironia.
Lui, Makoto, lei, Yura, entrambi venticinquenni e vergini, un matrimonio combinato da un’agenzia, scoprono insieme il sesso in tutte le sue sfaccettature e…posizioni!!!
Makoto, continuamente affamato del sensuale corpo della mogliettina, ha un problema, soffre di eiaculazione precoce e così Yura…non riesce a raggiungere mai l’orgasmo.
Situazioni rocambolesche e personaggi con varie inclinazioni sessuali, fanno da cornice a questa coppia; ogni occasione è buona per fare sesso, lui non pensa ad altro, lei, inizialmente arrossisce alle audaci proposte del marito, ma poi si lancia assecondando ogni voglia di entrambi facendosi trasportare dall’istinto e dai consigli della sorella minore, la cui esperienza in campo sessuale è nettamente superiore.
I movimenti dei loro corpi, durante il rapporto sessuale, sono resi vivi, nei disegni, da piccole curve che ne delineano ogni vibrazione; i suoni, da parole onomatopeiche, che ne incorniciano ogni attrito, sfioramento o che ne armonizzano ogni fluida entrata; i gemiti ansimanti, da piccole nuvolette disegnate accanto alle bocche.
Non si finisce mai di imparare, scoprire e condividere, dall’incontro di due corpi complici, nasce sempre un nuovo modo di vivere il sesso e di colorarlo dell’alchimia che intercorre tra di essi.
Futari H, non è un semplice manga erotico , ma diviene un vero e proprio manuale di sesso, fisiologia e psicologia sapientemente curato dal mangaka.
La perversione è una forma di arte dipinta su corpi che si animano di pulsazioni, è un incontro esplosivo tra fantasia e realtà, è un impasto di sensazioni senza regole e confini.
Il termine HENTAI (composto dai caratteri hen “strano” e tai “desiderio”) con cui vengono chiamati i manga e gli anime con contenuto esplicito, contempla tutto questo.
Gli hentai si dividono in categorie in base al rapporto che lega i personaggi ( het per le coppie eterosessuali, yaoi per quelle omosessuali e yuri per quelle lesbiche) e racchiudono ogni tipo di feticcio sessuale…
Sumiko, una graziosa fanciulla dai neri capelli a caschetto, dà gli ultimi ritocchi al candido vestito.
Sta per sposarsi, intorno a lei le amiche si congratulano, tra cui Mika che, con femminile grazia, le porge un delicato mazzo di fiori.
Rimaste sole nella stanza, Mika afferra i capezzoli di Sumiko, già visibilmente eretti anche se ricoperti dal corpetto, le loro lingue si incontrano in una danza sfrenata, Mika prende la mano dell’altra e l’appoggia lì, dove il sangue ha inturgidito la sua virilità…
L’eccitazione cresce, le virginee mutandine di Sumiko cadono giù, le dita e la lingua di Mika si insinuano piacevolmente nell’interno dell’amica , il suo membro scivola a fondo nella grondante Sumiko ed i fluidi di entrambe si uniscono in uno solo.
“Vuoi tu Sumiko Seno, prendere quest’uomo come tuo legittimo sposo?”
“Sì, lo voglio” , ed intanto lì, sotto il vestito a balze, le deliziose mutandine di pizzo, Sumiko continua a pulsare dell’essenza di Mika.
Hiroyuki Utatane, nel suo “Virgin road”, delinea così il profilo di una figura FUTANARI (letteralmente “due metà”), donne con genitali maschili, spesso di dimensioni che vanno ben oltre la norma.
Alessia Tino |