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"SPORT: CORPO ed ANIMA”.
Palestre, stadi o campi da gioco.
Scenari sportivi vibrano di tuonanti azioni e divengono palcoscenici di tiri dagli effetti speciali che sfidano ogni legge della fisica.
Una speciale energia scorre nei muscoli in tensione e nel cuore appassionato dei giovani protagonisti di anime e manga dedicati allo sport (spokon manga).
Piccoli grandi sportivi attingono la propria forza non tanto nell'aspetto fisico, ma, nello spirito, impegno, sacrificio, nella determinazione e voglia di sfida contro temibili avversari, se stessi o contro i propri limiti di salute, marchiando così il campo con il proprio modo di giocare e concepire lo sport come vita.
Rafforzano corpo e mente con massacranti allenamenti; instaurano un rapporto esclusivo col severo coach; lottano per surclassare quegli avversari nel gioco ma amici nella vita, e noi, come tifosi sugli spalti, affascinati dai loro movimenti , ne condividiamo, quasi con devozione assoluta , ogni sospiro ed emozione rimanendo col fiato sospeso tra un'azione e l'altra, durante le quali i secondi della realtà si moltiplicano in interminabili attimi. Tutto è al rallentatore, il pensiero si unisce all'azione, l'azione brilla nello sguardo, diventa concreta e tangibile nelle mani, nei piedi...
Il calciatore Tsubasa (Holly) corre col pallone, intanto che evita gli avversari, riflette su quale sia la mossa più giusta da compiere e nello stesso istante torna con la memoria nel passato, apre l'orizzonte al futuro, interagisce con gli amici, i nemici, i tifosi, sorride ai propri sogni, si culla nella speranza della vittoria e rabbrividisce all'idea della sconfitta. Holly e Benji (Captain Tsubasa) , fu ideato come manga nel 1981. Il protagonista lotta per vincere il campionato nazionale studentesco, così potrà giocare come professionista in Brasile (allora non esistevano squadre professionistiche in Giappone). Intorno a lui, ruotano, corrono e giocano svariati personaggi, ognuno con la propria storia, il proprio stile e la propria tecnica di gioco ("drive shoot", "tiger shoot", "sky love hurricane"...).
Alè alè alè oh oh (Aoki densetsu shoot!) , più recente, è un cartone che ricalca un pò lo stile di "Captain Tsubasa". Il protagonista è Toshi che, intenzionato a diventare un campione, cerca di entrare nella squadra Kakekawa del suo mito Kubo. Dopo tanti sforzi ed esclusioni, diviene il centravanti titolare del campionato nazionale, ma la morte di Kubo gli rilascia l'arduo compito di portare avanti il successo della squadra.
Alcuni personaggi cominciano a praticare sport per caso e finiscono per appassionarsi ad esso, concedendogli anima e corpo.
E' il caso di Slam Dunk (Suramu Danku), il cui protagonista , il prepotente teppistello Hanamichi Sakuragi, per far colpo sulla deliziosa Haruko Akagi, si iscrive allo stesso club di pallacanestro a cui è iscritta lei.
Senza disciplina alcuna, si lascerà sopraffare dall'amore per il basket ed imparerà a vivere secondo le regole dello sport, regole che si estenderanno anche sulla sua condotta di vita.
Ricco di humor, Slam Dunk può essere considerato la serie sul basket per eccellenza insieme ad un'altra opera dei primi anni '80, Gigi la trottola (Dash Kappei!).
Neanche un metro di altezza, l'egocentrico Kappei eccelle nella pallacanestro e, se intravede le mutandine bianche delle ragazze, non lo ferma più nessuno!
Innamorato dell'aiutante dell'allenatore, Akane (Anna), è in eterna competizione amorosa con il cane di lei che, benchè un cane appunto, si ritrova su due zampe come un uomo, a corteggiare la padroncina.
Siparietti divertenti e gag esilaranti caratterizzano tutta la serie, sicuramente in contrapposizione con "Real", di molti anni più tardi, che apre il mondo del basket a personaggi paraplegici.
Tre ragazzi dai sogni infranti, ma mossi dalla speranza senza limiti e la cui filosofia si basa sul principio di non mollare mai anche quando si è costretti su una sedia a rotelle.
Quando lo sport incontra una figura femminile, esso sembra assumere toni più soffici ed animarsi di movimenti più delicati, ma una forza ciclonica è comunque pronta ad esplodere dai minuziosi corpi e dagli occhi carichi di adrenalina di graziose fanciulle dai capelli corti o legati in comode acconciature. "Attack" è il grido in campo di Mila Azuki (You Azuki in originale) e la potenza delle sue formidabili schiacciate si mescola al sentimento d'amore nei confronti di Shiro Takiki (Sou Takiki), capitano della squadra di pallavolo maschile. Attacker you! è un manga degli anni '80 di Makimura e Koizumi, che abbiamo potuto assaporare sulle "antiche" pagine del Corriere dei piccoli; diviene un anime nel 1984, dall'atmosfera più umoristica rispetto al fumetto, conosciuto come Mila e Shiro due cuori nella pallavolo.
Mila fa subito simpatia, le sue buffe smorfie colorano gli allenamenti e la testa sempre tra le nuvole ne caratterizza l'essenza spiccatamente ironica. Ambiziosa, grintosa ed energica, si avvicina alla pallavolo quasi per gioco, si lega saldamente con la compagna di squadra Nami Hayase e trova nell'abilità dell'alzatrice delle Sunlight, Kaori Takigawa, un potente stimolo a dare sempre il meglio di sè, sognando di riuscire un giorno a batterla e di poter giocare al suo fianco in nazionale.
Precedentemente, un'altra pallavolista faceva la sua ascesa nel mondo della pallavolo, Mimì Ayuhara (Kozue Ayuhara), conosciuta in Italia con la serie televisiva Mimì e la nazionale di pallavolo (Attack number 1) dei primi anni '70.
Mimì caratterialmente si discosta di molto da Mila; i sorrisi non le appartengono, troppi drammi ha già vissuto (da piccola aveva problemi di salute; il fidanzato Sutomo muore in un incidente d'auto...); in continua sfida contro se stessa e completamente dedita alla pallavolo, si sottopone ad estenuanti esercizi arrivando persino a legare intorno ai polsi una catena che le farà sanguinare le braccia per migliorare la tecnica di ricezione.
La palla che si ingigantisce, che scompare nel nulla, i salti mortali durante le schiacciate, insomma tutte azioni improbabili, caratterizzano l'essenza di gioco di questa eclettica pallavolista che alla fine verrà proclamata come miglior giocatrice.
I movimenti della quindicenne Hilary (Hikari Komijou) graffiano con grazia l'aria in una danza armoniosa. La mangaka Izumi Aso porta sulla scena la ginnastica ritmica con Hikari no densetsu del 1985.
La palla scorre come rugiada sul corpo, Hilary vola tra i lunghi colorati nastri di seta, le sue spaccate in aria brillano di eleganza e racchiudono la rigidità dell'impegno costante per migliorare la tecnica, gli strumenti propri della disciplina, divengono tra le sue mani leggeri come batter d'ali di farfalla e tutto si riveste di affascinante delicatezza mista ad intensità.
Donne pronte a sacrificare la propria vita e soffocare i sentimenti.
Nella dura realtà sportiva non c'è posto per l'amore, tutta l'energia deve essere incentrata nella disciplina.
Jenny in Jenny la tennista (Ace wo nerae) rinuncia al suo amore per Todo, anche lui tennista; convoglia la sua forza fisica ed interiore sulle racchette; i movimenti sono potenti e delicati allo stesso tempo; le gambe scattanti e muscolose, che comunque non perdono di femminilità, le permettono di muoversi agile da destra a sinistra del campo; gli occhi luccicano di passione per il tennis e di ammirazione verso una compagna così brava da meritarsi l'appellativo di Madame Butterfly.
C'è anche chi annulla la propria identità e fisicità di donna per assumere le sembianze di un uomo.
Pat in Pat, la ragazza del baseball (Yakyukyo no uta), finge di essere un uomo per poter entrare in una squadra nazionale maschile.
Si spazia in tutte le discipline, dietro ognuna delle quali trapela un evidente concetto filosofico.
Sampei Nihira, protagonista di Sampei ragazzo pescatore (Tsurikichi Sanpei), ha la grande passione per la pesca che man mano cresce e si accresce dei valori della vita grazie anche all'aiuto del nonno Ippei e del maestro Pyoshin.
L'arte della pesca è disciplina, pazienza, calma, intelligenza ed il solito concetto di potersi migliorare sempre riscontrato nei vari personaggi fin qui elencati, anima anche il nostro piccolo grande pescatore.
Yawara Jnokuma, nota in Italia come Ginger, la ragazza del judo, utilizza le tecniche dell'arte marziale per difendere le persone in pericolo.
Lo stesso Naoto Date (L'uomo tigre), di cui abbiamo parlato nell'articolo precedente, fa sì che uno sport cruento come la lotta libera divenga un modo onesto per combattere la malvagità e riscattare i propri ideali.
Lotti (il pacioccone tarchiatello con un debole per il cibo, protagonista di Tutti in campo con Lotti (Ashita tenki ni Nare), ci dimostra che anche uno sport apparentemente noioso come il golf, sia in realtà un ottimo metodo per caricare l'anima di grinta ed impregnare la mente del concetto di non arrendersi mai e crederci sempre, e quel "Spa-ghe-ttiiiiiiiiiiiii! gridato al vento prima di ogni tiro, risuona in tutti i campi da golf e nei nostri ricordi d'infanzia ancora più che vivi.
Rincorrere una palla, aspettare per ore che un pesce abbocchi all'amo, puntare all'ace, capire dove soffi il vento prima di un importante tiro, studiare le giuste distanze e quant'altro, non è solo eseguire alla lettera le regole che detta lo sport, è emozionarsi ed emozionare, è un pò come donare la propria personalità ad una fetta di mondo o al mondo intero, è un viaggio interiore durante il quale si capisce meglio se stessi e gli altri; è trovare punti di partenza per sempre nuovi e stimolanti traguardi, traguardi da raggiungere con il sudore del corpo e dell'anima.
Alessia Tino
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