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MANGA e ANIM(E)ALI
Gli occhi a tutto tondo sussurrano emozioni che vanno dritte al cuore.
Il nasino si arriccia alla continua scoperta degli odori del mondo.
Le orecchie catturano armoniosi suoni o fastidiosi rumori.
Le zampette percorrono i sentieri della vita.
Attenti osservatori, predatori di sensazioni, più umani degli esseri umani, gli manca solo la parola, ma negli anime e manga hanno anche questa!
Il genere animale diviene protagonista assoluto di serie di successo.
“Hello Spank” Ohayo! Supanku, manga del 1978 trasposto in anime nel 1981, vede le vicende del simpatico cane dalle orecchie nere ed il manto bianco.
Spank colora il tempo con i suoi atteggiamenti buffi, cammina su due zampe, si veste, mangia a tavola con le posate, cucina con scarsi risultati, si pettina, gioisce, piange, si innamora, si arrabbia, combina guai, fa capricci, odia le ingiustizie e vive in perfetta simbiosi con la padroncina Aika, nonostante l’iniziale riluttanza di lei ad adottarlo perché troppo pasticcione! Insieme attendono dallo stesso mare il ritorno del padroncino di lui e del padre di lei. Impossibile etichettarlo in una razza specifica, a vedersi non è certo un campione di bellezza, ma è la sua vasta gamma di espressioni, a renderlo fantastico, unico al mondo e fortemente commovente sotto ogni punto di vista.
Poi loro… gli amici di Spank, ad arricchire le storie della serie. Ognuno vestito della propria umanità. Il gatto Torakiki, in apparente conflitto col protagonista, è caratterizzato dal marcato accento tedesco ed è l’unico, oltre Spank, a camminare in posizione eretta. La raffinata gattina siamese Micia con un grande fiocco al collo, molto femminile, riprende le caratteristiche della padroncina Serina: dolce, curiosa, ma anche schizzinosa e snob. Bersaglio amoroso sia di Spank che di Torakiki. Il piccolo cagnetto Barone, sempre in compagnia del padroncino Seya, dall’aria timida, nutre una vera e propria ammirazione per Spank. Fanfan, cagnetta molto graziosa, dal manto lievemente celestino, con un campanellino al collo e ed un fiocchetto rosa in testa di cui Spank si innamorerà perdutamente.
Il mondo animale è vario quanto quello dell’uomo, ognuno ha il proprio carattere, la propria personalità e caratteristica e gioca con la vita, crudele o gioiosa che sia, senza risparmiare alcuna energia.
Bun Bun (Hoero! Bun Bun, anime del 1980), un tenero cucciolo che viene abbandonato lungo un fiume, si avventura alla ricerca della mamma aiutato dal cane randagio “zio” Nora che gli darà il nome Bun Bun per la difficoltà del cagnolino nel fare boccacce, e dal fifone Ponta, un cane domestico cacciato dalla padrona e per questo poco idoneo alla vita randagia. Nel loro girovagare faranno conoscenza di altri cani ed animali e dovranno vedersela con un cattivo allevatore di cani da combattimento.
L’uomo visto qui come la vera bestia la cui crudeltà verrà messa ko dai genuini sentimenti che camminano a quattro zampe.
Il cane Belle (in Belle et Sebastien, basata su una novella francese) è una montagna di bontà, dolcezza e fedeltà, ma è ritenuto da tutto il villaggio il “Diavolo bianco”. Sebastien, bambino generoso ed ingenuo, il suo inseparabile amico, l’unico a riuscire a catturare la vera natura del cane. Belle non parla ma i suoi occhi bastano a rendere unico e splendidamente intenso il rapporto uomo-cane, quel rapporto speciale che fa sorridere ogni giorno alla vita. Insieme inizieranno un lungo viaggio verso la Spagna alla ricerca della madre del bambino ed in continua fuga dalla polizia sulle tracce di Belle.
Un paio di dentoni sporgenti ed una tutina azzurra… Don Chuck, nella produzione del 1975 Don Chuck castoro, Don Chuck monogatari, con la simpatia, la spensieratezza e la curiosità proprie di un bambino, vive la sua quotidianità immerso nel verde della foresta in compagnia della castorina Lalla e dell’orsetto Daigo. Altruista, coraggioso , intraprendente, sempre pronto ad aiutare gli animali in difficoltà e ad attutire i continui agguati da parte del lupo Rappa e dei suoi due complici.
Salopette rossa e zoccoli in legno invece per Alvaruccio, il bue gestore di una fattoria. Natura incontaminata, sketch esilaranti e gli animali amici della foresta, condiscono le storie raccontate in brevi episodi nella co-produzione nippo-olandese Fantazoo del 1987.
Buffissimo il duo Alvaro-Camilla, la tartaruga “Gnappetta” caratterizzata nell’edizione italiana dal simpatico accento toscano contrapposto a quello romanesco del protagonista.
Il tenero piccolo scoiattolo Banner, protagonista della serie Lo scoiattolo Banner, prodotta nel 1979, viene allevato in una fattoria da una dolce gatta prendendone ogni atteggiamento felino. Dopo un incendio sarà costretto a lasciare “mamma gatta” e a fuggire nella foresta dove i suoi simili non faranno altro che deriderlo per i suoi strani comportamenti. Con l’aiuto della scoiattolina Susy però riuscirà a respirare i dolci profumi di una nuova primavera.
L’animale ed il suo istinto.
Il forte legame con l’uomo e la voglia del proprio habitat naturale. Wisconsin 1914. Un giorno il giovane Sterling trova nella foresta un orsetto lavatore rimasto orfano e ferito e lo porta nella sua fattoria per curarlo. Una volta guarito, i due amici cresceranno imparando l’uno dall’altro e vivranno stretti nell’anima le loro avventure, raccontate in Rascal, il mio amico orsetto, fino a quando il ragazzo sarà costretto a trasferirsi altrove per frequentare le scuole superiori. L’orsetto, la cui natura selvatica non si era mai affievolita, verrà liberato nella foresta e Sterling capirà che l’amicizia è anche lasciar andare lontano il proprio migliore amico.
Avvolta in una specie di kimono rosso, la scimmietta Gokò ha il compito di accompagnare un monaco buddista in Occidente per recuperare alcuni manoscritti sacri. Nell’anime Le grandi avventure di Gokò, la dispettosa, un po’ infantile, poco femminile, ma generosa e coraggiosa Gokò dovrà vedersela con coccodrilli, draghi e scimitarre, ma, oltre alla sua forza, potrà sempre far affidamento sui compagni di viaggio (il maiale sempre affamato, la fatina rosa ed il monaco). Armata di lancia magica, viaggia sempre su una nuvoletta d’oro (forse abbiamo trovato l’antenato di Goku di Dragon Ball!).
Kimba, il leone bianco è un manga pubblicato dal 1950 al 1954 ed è il primo anime ad avere gli animali come protagonisti. La storia racconta il percorso di un cucciolo di leone bianco, come la purezza che lo contraddistingue, che dopo la morte del padre ucciso dalla spietata crudeltà dell’uomo, dovrà affrontare mille peripezie e diventare il degno erede al trono. Contrario ad ogni forma di violenza, ogni giorno il cucciolo si arricchirà di nuovi valori trasmettendo ideali di rispetto anche all’uomo, quello stesso uomo che troppo spesso sconvolge e stravolge i fantastici equilibri della natura.
In toni sicuramente più spensierati, vive una sorridente cittadina animata da teneri animaletti. Benvenuti a Maple Town! E’ qui che si trasferisce la coniglietta Patty Rabbit. La serie Maple Town, un nido di simpatia è un anime del 1986 che troverà anche un seguito in Evviva Palm Town che vede la coniglietta trasferirsi nella città di Palm Town nostalgica della sua infanzia in campagna ma con tanta voglia di assaporare i gusti della nuova città.
Simile sorte tocca a Mysha nelle avventure L’orsetto Mysha del 1979. Punto di partenza della storia, il momento in cui con la sua famiglia si trasferirà in un piccolo villaggio. Proveniente da una grande città, l’orsetto troverà non poche difficoltà ad adattarsi e a fare nuove amicizie.
Quando i gatti non ci sono, i topi, o meglio… quando gli umani non ci sono, i criceti ballano! Hamtaro è il criceto di Laura, che in assenza della padroncina, ne approfitta per uscire dalla sua gabbietta e sbizzarrirsi in pazze avventure con gli amici della tana Club-house, una banda di criceti governata da un regolamento di 13 regole. Ogni criceto ha la propria caratteristica, i propri colori ed i propri accessori: il capo Boss, la cricetina francese Bijou, Ronfo il dormiglione, Ghiotto il goloso, Sciarpina, Jingle e tanti altri…
Hello Kitty, la graziosa gattina della Sanrio più famosa del mondo, nasce nel 1974, si evolve, va al passo con la moda, ha una famiglia, tanti amici, oggetti tra i più innovativi, si muove in una vasta gamma di scenari, si colloca su un’enorme varietà di prodotti e non poteva non approdare anche nei fumetti sulla rivista Ribon con lo shojo manga Hello Kitty Doki e nell’animazione con una serie-parodia di fiabe e film trasmessa negli Stati Uniti Hello Kitty ‘s Furry Tale Theatre, Hello Kitty Paradise in Giappone ed in Italia con Hello Kitty e con una serie fatta di pongo.
… e se un simpatico gattone non è altro che un robot venuto dallo spazio di nome Doraemon?... allora come un umano sarà pazzamente ghiotto di dorayaki ma dalla tasca del pancino potrà tirar fuori svariati oggetti che aiuteranno l’occhialuto e pigro bambino Nobita in più occasioni, soprattutto a scuola!
Mentre il povero gatto Kurochan, intrappolato in un corpo cibernetico da un pazzo scienziato che vuole conquistare il mondo, si ribella a tutte le malefatte di questo continuando a vivere con i suoi anziani padroni come un normale gattino. L’amicizia tra il giovane Dametan e la deliziosa Ranatan, due ranocchi dai differenti ceti sociali, scalzano ogni pregiudizio (La banda dei ranocchi) e personaggi come l’Ape Magà e l’ape Maia lanciano marcati messaggi di solidarietà, rispetto, fratellanza ed amore per la natura.
C’è tanto da imparare anche dall’ animale più minuto…
Alessia Tino
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