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SEI IN ARRESTO!
Manga ed anime polizieschi
Accantonate svolazzanti vestiti con fiocchetti, immagini decorate da delicati fiorellini, romantici occhioni trasognanti d'amore... ora i duri cominciano a giocare e lo fanno in un'ambientazione fitta di misteri ed azioni, dove manette, armi di ogni sorta, distintivi, uniformi la fanno da padrone ed il consueto incitamento "Sei in arresto!" risuona a gran voce.
Genere molto diffuso quello poliziesco, schiera in molte serie scaltri protagonisti che i reati li risolvono ed in altre che li commettono. Alcuni esempi sotto citati vi invoglieranno ad indagare sui casi più intrigati ed estremi!
Londra della Seconda metà dell'Ottocento.
Dal giorno in cui Angie, sveglia ed astuta dodicenne, riesce ad incastrare un diabolico ladro, inizia a collaborare con la polizia di Scotland Yard risolvendo i casi più difficili anche con pochi ed all'apparenza irrilevanti indizi.
Grande forza d'animo, coraggio e spiccata capacità di osservazione, fanno della protagonista un ottimo detective in gonnella nella serie Angie girl, prodotta dalla Nippon Animation tra il 1977 ed il 1978, mai violenta e burrascosa ma ricca di avvincenti avventure.
Altro giovane detective di molti anni più tardi, il diciassettenne appassionato fan di Sherlock Holmes ed "otaku del giallo" Shinichi Kudo, della serie Detective Conan che, a causa di una droga somministratagli a sua insaputa, assume le sembianze di un bambino di appena sei anni sotto l'identità di Conan Edogawa.
Trasferitosi nella casa dell'amica Ran, indagherà risolvendo tutti i casi affidati al padre di lei, poco acuto detective privato, fino ad arrivare a colui che lo riporterà adulto.
La storia vede casi di omicidio, furti e rapimenti mai scontati in cui anche i personaggi secondari risultano curati nei minimi dettagli sia dal punto di vista estetico che comportamentale.
L'autore dell'opera, Aoyama Gosho, regala articolati dettagli polizieschi, spaziando dall'arte alla storia giapponese, dal calcio al teatro, dai videogames all'artigianato, e con il suo piccolo detective ottiene un successo smisurato.
Dipartimento di polizia metropolitana di Tokyo.
In uno scenario molto realistico si muovono due bellissime agenti, esplosive nelle forme e nel carattere, le indomabili Natsumi e Miyuki, legate tra loro da una salda e particolare amicizia.
Quando non sono impegnate ad inseguire criminali, si picchiano per un nonnulla e si ricattano con fotografie oscene.
Un pizzico di sana malizia, una manciata di corpi avvolti in attillate affascinanti divise ed esilaranti gags, condiscono la storia di Sei in arresto! di Kasuke Fujishima, strutturata su singoli episodi riguardanti scippi, limiti di velocità, maniaci sessuali, perversioni ed incentrata sulle personalità contrastanti delle protagoniste.
La muscolosa Natsumi è svogliata e pigra, ma una vera furia in grado di spostare con naturalezza macchine in sosta vietata, aggrapparsi a motorini e macchine in corsa; ha il brutto vizio di rubare soldi alle compagne del dipartimento e di fare baldoria, tanto da presentarsi spesso a lavoro con i postumi della sbornia.
Miyuki, gentile e molto diligente, decisamente meno fisica e manesca, è la mente del duo, colei che usa l'intelligenza per punire sia i criminali che la scatenata amica.
Eccezionale meccanico, ha una forte passione per i motori e per le macchine, ha perfino modificato l'auto di pattuglia in una potente macchina da corsa.
Sei in arresto se solo provi a mettere le mani su di essa (soprannominata Today)!
Una doppia vita per le sorelle Rui, Hitomi ed Ai (più conosciute in Italia come Kelly, Sheila e Tati): di giorno gestiscono il ristorante di loro proprietà e di notte, indossate aderenti tutine che le rendono ancora più sensuali, divengono la misteriosa banda di abilissime ladre Occhi di Gatto, il cui scopo è rubare tutte le opere d'arte della collezione del loro padre scomparso nella Seconda Guerra Mondiale.
Ogni furto portato a termine è contrassegnato da un biglietto della banda (raffigurante un gatto stilizzato con un occhio) e frutto della genialità di Kelly, la sorella maggiore, dell'agilità di Sheila, e di quel tocco di spensieratezza e spontaneità della sorella minore Tati.
A rendere tutto più coinvolgente è sicuramente la bellezza delle tre, la loro diversità mentale e fisica e la simpatia che suscita chi non riesce mai a catturarle, l'ingenuo detective Toshio (Matthew), tra l'altro fidanzato di Sheila, che non sospetta minimamente delle ragazze e che spesso fornisce loro in anticipo le mosse della polizia.
Dallo stesso mangaka delle tre belle ladre, nasce il manga, poi traposto in anime, City Hunter che vede spesso chiari rimandi proprio ad Occhi di Gatto (per esempio, il locale in cui il protagonista si riunisce con i clienti è il ristorante di Kelly Sheila e Tati).
Ryo Saeba è City Hunter, un detective alla ricerca di malviventi che condivide casa ed attività con Kaori Makimura, sorella del precedente assistente, ucciso dalla mafia.
Ryo è esteticamente molto affascinante e sexy , ha profondi occhi scuri ed un corpo scultoreo che vibra d'intensità se solo impugna la sua revolver Colt Python calibro 357 Magnum, eccelle nel combattimento corpo a corpo ed è un abile guidatore a bordo della sua Mini Cooper.
Caratteristica che gli fa simpaticamente perdere fascino è una spiccata perversione da maniaco sessuale, impazzisce per tutte le belle donne e solo da esse prende incarichi lavorativi; già, per tutte le belle donne tranne per la povera Kaori, un pò per la sua scarsa femminilità dovuta da capelli cortissimi ed atteggiamenti da maschiaccio, un pò per l'affetto fraterno che prova nei suoi confronti, tanto da tutelarne non solo l'incolumità, ma, anche l'innocenza, arrivando a modificare la pistola in modo che non possa uccidere.
Un martellone da 100 tonnellate scaraventato da lei sulla testa di Ryo, è la "potente" arma per sconfiggere i bollenti spiriti del protagonista e richiamarlo all'attenzione.
Azione, mistero, umorismo, ilarità, malizia, le 357 magnum, il martellone, i corvi con i puntini ed i vivaci colori si fondono perfettamente in questa serie unica nel suo genere.
Un'altra opera di Tsukasa Hojo si affaccia nel mondo parallelo di City Hunter, Angel Heart, da molti ritenuto il disastroso sequel.
L'incipit lascia l'amaro in bocca, la morte di Kaori rende Ryo più maturo e dona un nuovo cuore ed una nuova vita a Shan In, una volta killer conosciuta con il nome Glass Heart, vera protagonista della serie che si ritroverà a cercare Ryo spinta dalla forza del cuore di Kaori, dalla sua personalità e dallo spirito di questa che si manifesta quando si gurda allo specchio.
Arsenio Lupin III è un abile ladro gentiluomo, inconfondibile nel suo look basette lunghe, jeans a sigaretta, cravatta e giacca solitamente rossa; agile, dal fisico longilineo e scaltro maestro nei più svariati travestimenti.
Le sue espressioni alquanto idiote, nascondono in realtà una sorprendente genialità nei furti che mette in atto in tutto il mondo.
Unico punto debole: le belle donne.
Per l'affascinante Fujiko, di cui è pazzamente innamorato, farebbe di tutto, sarebbe perfino disposto a morire; lei del canto suo, vuole solo ottenere con il suo aiuto una sempre maggiore ricchezza; l'abbondanza del seno e di tutto il resto sono costanti lusinghe alle quali Lupin non riesce proprio a resistere.
Compagni di avventure il pistolero Jigen che non si separa mai dal mozzicone spento di sigaretta ed il riflessivo Goemon, calmo samurai.
Schierato contro, al continuo inseguimento di Lupin, il goffo ispettore Zenigata, il cui unico scopo è quello di riuscire a a catturare Lupin ma che è anche convinto che se riuscisse nell'ardua impresa, non avrebbe più stimoli nella vita.
Lupin III è un manga dinamico, dai continui richiami sessuali, ideato da Monkey Punch nel lontano 1967, ispirato ai romanzi dello scrittore francese Maurice Leblanc e da cui sono stati tratti vari anime dalle storie avvincenti.
Esteticamente molto simile a Lupin, l'intraprendente Ranma, protagonista insieme all'avvenente Rella, di Cinderella boy, dello stesso autore Monkey Punch.
I due sono legati sia sul piano lavorativo che su quello sentimentale ed hanno il compito di sconfiggere la criminalità di un'ipotetica città del futuro.
Del precedente manga, sicuramente questo ne conserva un ricco raggio di azioni, suspence e sequenze mozzafiato, fattore totalmente nuovo è il sortilegio che costringerà Ranma e Rella a non incontrarsi mai, mentre il primo agirà di giorno, la seconda lo farà di notte.
Sempre in ambito futuristico si snoda la storia di Cowboy Bebop tra azioni poliziesche e fantascienza, originalità ed ispirazione tratta da film western.
La trama è semplice ma complessa nella sua bellezza, ruota intorno ai cacciatori di taglie, i "cowboy" dello spazio, cinque membri dell'equipaggio della nave spaziale Bebop. Squadra compatta sul lavoro, a sè ognuno, dal passato travagliato, tende a ricercare la propria felicità e le proprie origini.
Ghost in the Shell è un thriller poliziesco fantascientifico basato sulla quasi totale ibridazione tra l'essere umano e la macchina.
La Sezione di Sicurezza Pubblica Numero 9 (Sezione 9) è specializzata nella risoluzione di casi in campo informatico e tecnologico.
Motoko Kusanagi, donna cyborg e figura di rilievo, indaga sul caso de "Il Signore dei Pupazzi", un hacker che si insinua nelle menti dei cervelli cibernetici per prenderne il controllo.
In tutta la storia il Maggiore Kusanagi, sensuale e morbida nel manga, più dura e glaciale nell'anime, invade se stessa della prepotente domanda circa il confine tra lei e l'essere umano.
Ghost in the Shell mescola, in una perfetta combinazione, quesiti polizieschi a quelli mentali propri di un viaggio introspettivo, qualcosa che va ben oltre la semplice riflessione.
Alessia Tino |