Il bugaku
Il bugaku [lett. "musica da danza" o "danza e musica"] comprende brani musicali accompagnati da danze che derivano da generi di musica importati dal continente tra il IV e l'VIII e che, a seconda della loro provenienza, vengono divisi in:
- musiche e danze del lato sinistro o di tôgaku, comprendente musiche di origine cinese (tôgaku in senso stretto) e indiana/vietnamita (rin'yûgaku);
- musiche e danze del lato destro o di komagaku, comprendente musiche di origine coreana (komagaku propriamente detto) e manciù (bokkaigaku).
I brani di bugaku sono solitamente composti da tre sezioni:
- jo [introduzione]: preludio su tempo libero che viene eseguito durante l'ingresso sul palco dei danzatori che con movimenti di danza (derute) si portano ai propri posti stabiliti;
- ha [lett. "rottura"]: la parte principale del brano, su ritmo regolare, durante la quale avviene la danza;
- kyû [accelerazione]: parte conclusiva del brano, su ritmo accelerato, durante la quale i danzatori escono dal palco;
l'insieme di ha e kyû costituisce la parte principale della danza e viene chiamato complessivamente con il nome di tôkyoku [lett. "il brano stesso"]. Queste tre sezioni sono precedute da una intonazione (chôshi) che ha la funzione di introdurre la tonalità del brano e di accordare gli strumenti musicali. Quindi il chôshi corrisponde al netori del kangen ma il suo modo di esecuzione è leggermente diverso. Infatti mentre il netori viene eseguito da un solo strumento per ogni tipo, che viene suonato dal corrispondente ondo (strumentista principale), nel chôshi intervengono anche gli altri strumentisti, che iniziano a suonare dopo un certo intervallo di tempo dall'attacco dell'ondo, di solito eseguendo la stessa melodia in canone; ciò conferisce ai preludi del bugaku una complessità musicale e un impatto sonoro molto superiori a quelli dei netori. L'ordine di intervento degli strumenti nei chôshi è diverso a seconda che si tratti di brani di tôgaku o di komagaku;
- nei brani di tôgaku (danze del lato sinistro) entrano nell'ordine shô, hichiriki, ryûteki e kakko;
- nei brani di komagaku (danze del lato destro) entrano nell'ordine komabue, hichiriki e san no tsuzumi.
Per i brani di bugaku del lato sinistro (tôgaku) le tonalità usate (e quindi i diversi tipi di chôshi) sono le stesse 6 del kangen com' è riportato nella seguente tabella:
Tonalità e tipi di chôshi del bugaku:
Tonalità |
Nota fondamentale |
Discografia |
ichikotsuchô
e sadachô |
ichikotsu (Re) |
|
hyôjô |
hyôjô (Mi) |
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sôjô |
sôjô (Sol) |
-
Harmony of
Japanese Music,
King Record KICH 2021,
traccia 2
|
ôshikichô |
ôshiki (La) |
-
Gagaku,
King Record KICH 2001,
traccia 3
|
banshikichô |
banshiki (Si) |
|
taihikichô |
taishiki (Mi) |
|
Per i brani del lato destro (komagaku) si usano queste stesse 6 tonalità ma innalzate di un intervallo di un tono (in quanto l'intonazione del komabue usato nel komagaku è più alta di un tono rispetto a quella del ryûteki usato nel tôgaku): queste tonalità sono indicate con gli stessi nomi preceduti dal prefisso koma. (si parla quindi di tonalità koma ichikotsuchô ecc.) Nel corso della cosiddetta grande riforma del sistema musicale del IX secolo l'intero repertorio del bugaku fu diviso secondo un sistema di coppie di danze (tsugaimai) in cui ad ogni "danza della sinistra" (samai) venne fatta corrispondere una "danza della destra" (umai) secondo affinità basate sulla forma delle danze e sui costumi e maschere utilizzati. In occasioni formali le danze vengono sempre eseguite rispettando tali accoppiamenti, cioè facendo seguire ad ogni danza del lato sinistro il proprio tôbu [lett. "danza di risposta"] del lato destro; più in dettaglio l'esecuzione procede secondo il seguente schema:
- alcuni danzatori del lato sinistro e del lato destro insieme eseguono una cerimonia di purificazione chiamata enbu;
- viene eseguito il chôshi di intonazione della danza del lato sinistro;
- viene eseguita la danza del lato sinistro;
- viene eseguito lo ichôshi (chôshi di dimensioni minori) della danza del lato destro;
- viene eseguita la danza del lato destro (tôbu) che corrisponde alla precedente danza del lato sinistro;
- viene eseguito Chôgeishi (brano di kangen solamente strumentale).
Il bugaku viene eseguito da 1, 2, 4 o 6 danzatori a seconda delle occasioni (in occasioni formali viene eseguito su un palcoscenico allestito all'aperto). Le forme di danza sono divise in quattro categorie:
- bu no mai ["danze armate"]: brani danzati tenendo in mano un'arma (katana, sciabola o alabarda) (Taiheiraku, Bairo, ecc.);
- bun no mai ["danze figurate"]: danze in cui non si fa uso di armi (Manzairaku, Karyôbin, Kochô, ecc.);
- hashirimai ["danze di corsa"]: danze dai movimenti vivaci (Ranryôô, Batô, ecc.);
- warabemai o dôbu ["danze di fanciulli"]: brani danzati da fanciulli o fanciulle (Karyôbin e Kochô; a volte anche altri brani come Ranryôô, Nasori, Batô, ecc., vengono eseguiti come warabemai).
Strumenti musicali
Gli strumenti musicali utilizzati per il bugaku variano a seconda che si tratti di brani del lato sinistro o del lato destro:
- per danze del lato sinistro si utilizzano gli stessi strumenti usati nel kangen ad eccezione degli strumenti a corda, e cioè:
strumenti a fiato: hichiriki, ryûteki e shô;
strumenti a percussione: kakko, taiko e shôko.
- per danze del lato destro l'organico strumentale è simile, con le sole differenze che il ryûteki è sostituito dal komabue ed il kakko dal san no tsuzumi, quindi:
strumenti a fiato: hichiriki, komabue e shô;
strumenti a percussione: san no tsuzumi, taiko e shôko.
Il san no tsuzumi viene suonato solamente con colpi singoli che scandiscono il tempo principale del brano (quindi la struttura ritmica del komagaku è notevolmente più semplice di quella del kangen).
Nel tôgaku lo shô suona ininterrottamente per tutta la durata del brano, costituendo una specie di "tappeto armonico" su cui si inseriscono gli altri strumenti (vedi Esempio musicale 6). Lo shô è invece assente nel komagaku; di conseguenza in esso la tessitura sonora risulta più leggera e trasparente ed il fraseggio degli strumenti è più nitido (vedi Esempio musicale 7).
A volte i brani di bugaku vengono eseguiti anche come kangen (cioè come brani puramente strumentali senza accompagnamento di danze). In questi casi vengono aggiunti all'organico strumentale anche gli strumenti a corda (biwa e sô); inoltre il brano viene eseguito con un tempo più lento, con maggiore libertà ritmica e con maggiore attenzione alle sfumature melodiche (variazioni microtonali).
Brani di tôgaku (lato sinistro)
Ama to ni no mai
originariamente era un brano di rin'yûgaku.
Bairo
originariamente era un brano di rin'yûgaku, importato in Giappone nel 736 da monaco del Rin'yû (Butsutetsu) e dal monaco indiano Balamon. La struttura ritmica del brano è composta da una cellula di 2/4 + 4/4 che viene ripetuta 12 volte. La danza è di tipo bu no mai: quattro danzatori armati di lancia mimano la battaglia del principe Vairodhaka (abbreviato in giapponese Bairo) contro il castello della famiglia di Buddha. Il brano viene eseguito anche come kangen.
Discografia:
Gagaku and beyond, Celestial Harmonies 13179-2, traccia 4 (versione kangen)
Japon: Gagaku, Ocora C 559018 HM 65, traccia 5 (versione kangen)
Batô
originariamente era un brano di rin'yûgaku. Si dice che la danza rappresenti in forma stilizzata la storia del re Pedu (in giapponese Batô) che, secondo i Rig Veda (testi sacri induisti risalenti al 1200 - 900 a.C.), fu salvato dal dio Asvin, che gli diede un cavallo bianco per sfuggire a serpenti velenosi. Il brano è in tempo di 5/4.
Discografia:
Japon: Gagaku, Ocora C 559018 HM 65, traccia 2
Genjôraku
Brano di tôgaku. La danza è eseguita attorno all'immagine di un serpente e per questo motivo è spesso associata a Batô. Vedi Esempio musicale 9.
Discografia:
Japon: Gagaku, Ocora C 559018 HM 65, traccia 3 (la traccia include senza divisione i diversi movimenti della danza: probabilmente le sezioni jo - ha - kyû corrispondono rispettivamente alle sezioni 0:00 - 3:30, 3:31 - 11:27 e 11:28 - 14:00)
Goshôraku
Brano di tôgaku.
Karyôbin
Originariamente era un brano di rin'yûgaku.
Keibairaku
Brano di tôgaku.
Kishunraku
Il preludio del brano (jo) ha ritmo piuttosto libero ed è caratterizzato dai tipici rulli progressivamente accelerati del kakko. La seguente sezione danzata (ha) ha un ritmo regolare e scandito (vedi Esempio musicale 6); in esso il kakko non esegue rulli ma marca il tempo con colpi singoli (tecnica chiamata ikko). La sezione conclusiva del brano (kyû) è perduta.
Il brano è solitamente preceduto dallo chôshi nella tonalità ôshikichô.
La danza è eseguita da 4 danzatori che indossano costumi ricamati con figure di leoni.
Discografia:
Gagaku, King Record KICH 2001, tracce 3-5
Konju
Ranryôô o Ryôô
Maschere indossate dai danzatori giapponesi.
La danza con maschere rappresenterebbe il festeggiamento per una vittoria militare del principe e viene quindi ritenuta di buon augurio.
Anche le circostanze dell'introduzione di questa danza in Giappone sono incerte. Secondo una versione essa sarebbe stata importata dalla Cina Tang all'inizio del periodo Heian, ma un'altra versione sostiene che essa sia stata introdotta nel 736 da Butsutetsu (monaco del Rin'yû) e Balamon (monaco indiano), le due persone a cui si attribuisce l'importazione del rin'yûgaku in generale. Questa seconda versione spiegherebbe i chiari elementi di origine indiana nei tratti della maschera.
La musica che accompagna la danza è nella tonalità ichikotsuchô e comprende diverse sezioni indipendenti:
- Koranjô: breve preludio in ritmo libero per ryûteki, taiko e shôko soli;
- Ryôô Ranjô: brano in tempo regolare (4/4) per ryûteki e percussioni, durante il quale il danzatore sale sul palco. Comprende un canone a 3 parti per i ryûteki, che viene ripetuto un numero variabile di volte fino a quando i preparativi per la danza sono terminati;
- Sadachô no netori: netori nel modo sadachô (basato sulla nota Re) in preparazione al brano seguente;
- Tôkyoku no ha: lett. "lo ha del brano stesso", cioè sezione principale del brano durante la quale avviene la danza. Ha una struttura A - B - C - B, dove ciascuna delle quattro sezioni è composta da 32 battute in 4/4;
- Ama Ranjô: sezione che contiene un altro canone dei ryûteki, durante la quale il danzatore esce di scena.
Discografia:
Gagaku and beyond, Celestial Harmonies 13179-2, tracce 5 - 9
Sandaien
Brano di tôgaku.
Seigaiha
Brano di tôgaku menzionato in una poesia del poeta Tang Li Po e nel Genji monogatari (che ne descrive dettagliatamente l'esecuzione). Il brano viene eseguito anche come kangen (con un ritmo più lento rispetto alle esecuzioni accompagnate da danze).
Discografia:
Gagaku, King Record KICH 2001, tracce 6 - 7 (versione kangen)
Taiheiraku
Brano di tôgaku. Danza armata (bu no mai) eseguita da quattro danzatori che indossano costumi particolarmente complicati e sontuosi e che rappresentano soldati Tang nel loro ruolo di difensori della pace. Uno dei movimenti della danza viene spesso eseguito in forma solamente strumentale (come kangen) con il nome di Gakkaen (vedi Esempio musicale 10). Discografia:
Japon: Gagaku, Ocora C 559018 HM 65, traccia 4 (Gakkaen in versione kangen)
Brani di komagaku (lato destro)
Ayagiri
Originariamente era un brano di bokkaigaku.
Engiraku
Brano di komagaku.
Hassen
Brano di komagaku dall'origine incerta (probabilmente importato dalla Cina o dalla Corea). Il nome è un'abbreviazione di Konron hassen [Gli otto eremiti di Kunlun] e fa riferimento a una montagna mitologica nell'occidente della Cina venerata dai taoisti. Le maschere e i movimenti dei quattro danzatori simboleggiano il volo di uccelli (gru, o forse uomini-uccelli derivati dalla mitologia indiana): non è chiaro come tutti questi elementi vadano interpretati.
La melodia di questo brano presenta molti punti di somiglianza con quella di Ranryôô ed anche le tonalità si corrispondono: infatti Hassen è nella tonalità koma-ichikotsu (basata sulla nota Mi) che equivale alla tonalità ichikotsu di Ranryôô innalzata di un tono (essendo il komabue intonato un tono più in alto del ryûteki). La musica comprende diverse sezioni indipendenti:
- Koma koranjô: breve introduzione in tempo libero per komabue, taiko e shôko;
- Koma Ranjô: brano più esteso (ma sempre su ritmo libero) per taiko, shôko e quattro komabue in canone, suonato mentre i danzatori salgono sul palco;
- Konetori: breve preludio su ritmo libero per un komabue, un hichiriki e san no tsuzumi, durante il quale i danzatori si preparano alla danza;
- Tôkyoku no ha: sezione principale durante la quale avviene la danza, eseguita da tutti gli strumenti e composta da 13 x 4 battute in 4/4;
- Tôkyoku no kyû: sezione suonata da tutti gli strumenti sul tempo scandito dal taiko (con un colpo all'inizio di ogni battuta) durante la quale i danzatori escono di scena; alla fine del brano viene ripetuta la melodia del Konetori.
Discografia:
Gagaku and beyond, Celestial Harmonies 13179-2, tracce 10 - 14
Kitoku
Si tratta si una danza del tipo bu no mai: il danzatore impersona un guerriero e tiene in mano una lancia eseguendo movimenti enfatici che esprimono il suo coraggio ed eroismo.
Il brano è nella tonalità koma ichikotsuchô e si compone delle seguenti sezioni:
- Koma koranjô: preludio strumentale su ritmo libero;
- Koma Ranjô: sezione suonata mentre il danzatore sale sul palco e si porta nella posizione di partenza per la danza;
- Konetori: breve preludio su ritmo libero suonato dagli ondo (strumentisti principali) di komabue e hichiriki e dal san no tsuzumi; nel frattempo il danzatore rimane fermo e si prepara alla danza;
- Kitoku no ha: sezione principale (su ritmo regolare) durante la quale avviene la danza (vedi Esempio musicale 7);
- Kitoku no kyû: sezione su ritmo regolare suonata mentre il danzatore scende dal palco; il ritmo è più rapido rispetto allo ha.
Discografia:
Gagaku, King Record KICH 2001, tracce 8-10 (sono inclusi solo i brani Konetori, Kitoku no ha e Kitoku no kyû)
Kochô
Brano di komagaku.
Nasori
Brano di komagaku, tôbu di Ranryôô. La danza viene eseguita da due danzatori che indossano maschere dorate e rappresentano un drago.
Discografia:
Japon: Gagaku, Ocora C 559018 HM 65, traccia 6
Tôtenraku
Brano di komagaku.
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