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Classificazione e brani del gagaku

La classificazione dei diversi generi di gagaku eseguiti ai nostri giorni risale alla cosiddetta grande riforma del sistema musicale avvenuta durante il regno dell'Imperatore Ninmyô (IX secolo); ciò significa che la divisione dei brani nei vari generi, l'organico orchestrale richiesto per ciascun genere e il tipo di danze che accompagnano i vari brani sono essenzialmente quelli codificati a quell'epoca. Invece non è necessariamente vero che il contenuto musicale di ogni brano sia uguale a quello che si poteva udire nella corte imperiale della Heian del IX secolo, anzi alcuni fattori portano a concludere che ci deve essere stata da allora una evoluzione nei contenuti. Infatti:

  • la trasmissione del gagaku è stata essenzialmente orale su un arco di tempo di circa mille anni; anche ammettendo una rigida volontà dei suoi detentori di conservare nella loro integrità le forme del passato, è difficile pensare che i modi di esecuzione non siano stati influenzati dall'evolvere dei gusti dell'epoca;
  • per alcuni periodi piuttosto lunghi la linea di trasmissione del gagaku costituita dai musicisti del Palazzo Imperiale si è interrotta e la trasmissione della musica è stata assicurata da altri canali: i templi buddhisti, la corte dello shôgun, le famiglie dei musicisti (a questo proposito vedi anche il paragrafo La trasmissione del gagaku in epoca medioevale).

Il gagaku attualmente eseguito è costituito da tre categorie di brani:

1) Musica cerimoniale shintoista

Musica di origine giapponese (wagaku) usata nelle celebrazioni shintoiste ed imperiali; si tratta di musica vocale e strumentale accompagnata da danze rituali.

Introduzione

Si tratta di canti e danze ritualistiche con accompagnamento di musica strumentale eseguiti durante le celebrazioni shintoiste, spesso indicati in giapponese con il termine di kuniburi utamai o kuniburi no kabu [canti e danze secondo l'uso nazionale]. Tale repertorio sacro ha la sua origine nella protostoria (vedi il paragrafo La musica nella preistoria e protostoria del Giappone) ma in seguito ha subito forti trasformazioni sotto l'influenza dei vari generi di musica importati dal continente tra il IV e l'VIII secolo d.C., venendo inglobato nel gagaku. Di conseguenza i brani che vengono eseguiti attualmente sono sicuramente molti diversi dalla loro forma originaria.
I brani qui elencati sono solo una piccola parte della musica cerimoniale shintoista, e cioè quella che viene eseguita dal Kunaichô gakubu (Dipartimento di Musica dell'Agenzia della Casa Imperiale) nelle cerimonie imperiali e di stato (vedi al proposito la sezione Il gagaku in età moderna e contemporanea); esiste però un repertorio molto più vasto di musica shintoista che non viene considerato parte del gagaku e che è utilizzato nelle feste religiose (matsuri) che si tengono nei diversi santuari di tutto il Giappone.

Brani musicali

Azuma asobi

Il brano deriva da canti folcloristici della regione orientale del Kantô, come è riportato sia dal Kojiki che dal Nihon shoki e dal Suruga Fudoki e come è documentato dal nome stesso (che letteralmente significa "divertimento orientale"), ma già in periodo Nara esso è stato adottato nella corte imperiale e nei templi della regione attorno a Kyôto. Si compone di 5 brani vocali principali (Ichiuta, Niuta, Surugauta, Motomeko no uta e Ôbire no uta) di cui due (Surugauta e Motomeko no uta) sono accompagnati da danze; prima, dopo e in mezzo a questi brani principali vengono inoltre eseguiti brevi intermezzi strumentali o corali.
Strumenti usati: hichiriki, komabue, wagon, shakubyôshi.

Kagura uta

Musiche e danze eseguite nelle celebrazioni in onore di Amaterasu Ômikami, che hanno la loro origine nell'episodio dello Ama no iwato riportato dal Kojiki. Col termine Mikagura [augusto Kagura] si indicano le celebrazioni effettuate nella Corte Imperiale o nei santuari shintoisti ad essa connessi.
Per l'esattezza il termine Kagura uta indica il canto eseguito in tali celebrazioni, mentre la danza viene detta Kagura mai e la celebrazione in quanto tale Kagura.
Strumenti usati: hichiriki, kagurabue, wagon, shakubyôshi.

Kume uta

Secondo il Nihon shoki sarebbe il canto che Jinmu (il primo leggendario imperatore del Giappone) avrebbe intonato prima della sua ascesa al trono, dopo aver soggiogato il territorio di Yamato. Le danze associate a questa musica (Kume mai) si sono perdute durante i disordini Ônin (1467-77) ma sono state ricostruite nel 1818.
Strumenti usati: hichiriki, ryûteki, wagon, shakubyôshi.

Ôuta

Secondo la leggenda sarebbe il canto e la danza eseguiti da una fanciulla celeste che sarebbe scesa dalle montagne e apparsa all'Imperatore Tenmu (673 - 686) mentre questi si trovava nel suo palazzo di Yoshino e stava suonando il koto. La danza (chiamata Gosechi no mai) è in 5 tempi e tradizionalmente veniva danzata da cinque fanciulle di nobile famiglia, ma attualmente è solitamente eseguita da una sola danzatrice in occasione della cerimonia di incoronazione di un imperatore.
Strumenti usati: hichiriki, ryûteki, wagon, shakubyôshi.

Ruika

Secondo il Kojiki l'origine di questa danza sarebbe il rito funebre celebrato in onore di Yamato Takeru no Mikoto, che morì tornando da una spedizione militare in cui aveva rappacificato tutto il territorio di Yamato (Ruika significa appunto "canto funebre").
Analogamente a Kume uta anche questo canto era stato perduto ma è stato ricostruito ed eseguito in occasione delle esequie dell'Imperatore Meiji (Mutsuhito); da allora in poi viene eseguito alle cerimonie funebri degli imperatori.
Strumenti usati: wagon.

Yamato uta

Il nome originariamente indicava tutte le danze originarie del Giappone in contrapposizione con le danze di provenienza estera; in seguito il significato del termine si è ristretto alle sole danze provenienti dalla regione di Yamato.
Strumenti usati: hichiriki, ryûteki, shakubyôshi

Yuki - Suki

Canti e danze eseguiti in occasione della festa di incoronazione di un imperatore, che fanno parte di un complesso rituale di purificazione.

2) Musica di origine straniera

Musica che trae origine da vari generi importati dal continente tra il IV e l'VIII secolo d.C.
Questo genere di musica non comprende parti vocali e si divide in due categorie:

Kangen

Musica strumentale non accompagnata da danze.
Vai alla pagina dedicata >>

Bugaku

Musica accompagnata da dangaze.
Vai alla pagina dedicata >>

3) Musica vocale del periodo Heian

Generi di musica vocale creati da autori giapponesi durante il periodo Heian con accompagnamento musicale nello stile della musica importata. Comprende due generi:

Saibara

Musica vocale su testi poetici giapponesi.
Vai alla pagina dedicata >>

Rôei

Musica vocale su testi poetici cinesi classici.
Vai alla pagina dedicata >>

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