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Il biwa

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Il biwa è uno strumento a corda della famiglia del liuto: il suo antico progenitore è uno strumento della Persia che si è diffuso sia verso Occidente, dando origine allo ud arabo ed al liuto europeo, sia verso Oriente (India, Cina e Giappone). Pare che durante il periodo Nara siano stati importati in Giappone due diversi tipi di biwa: il môsô biwa (originario dell'India) ed il biwa di derivazione persiana (entrambi gli strumenti sono stati introdotti attraverso la Cina).
Il corpo del biwa è intagliato in un blocco di legno che forma un tutt'uno con il manico mentre la tavola superiore che chiude la cassa armonica è ottenuta da un pezzo di legno separato; la parte terminale del manico che contiene il cavigliere con i piroli di accordatura è piegata all'indietro, quasi ad angolo retto con il resto del manico. Il manico porta ponticelli (in numero variabile da 3 a 6 a seconda dei modelli) che in molti casi sono abbastanza alti in modo da permettere al suonatore di aumentare la tensione delle corde premendo con le dita nello spazio tra un ponticello e l'altro, producendo innalzamenti anche notevoli dell'altezza delle note. In generale i biwa vengono suonati colpendo le corde con un grosso plettro di legno (bachi) la cui forma e dimensione dipende dal modello di strumento e dal genere musicale. Una particolarità del biwa è costituita dal sawari, un suono ronzante caratteristico che viene prodotto dallo sfregamento delle corde durante la loro vibrazione contro i ponticelli o il capotasto (le cui superfici vengono trattate in modo da dosare l'effetto nella maniera desiderata). Il biwa viene accordato in modo diverso a seconda del tipo e del genere di musica; tutte le accordature hanno però in comune il fatto di avere un'intonazione assoluta (ogni corda cioè viene accordata ad un'altezza fissa) a cui il cantante deve adattarsi. Questo metodo è opposto a quello usato per l'accordatura dello shamisen. Nella musica tradizionale giapponese vengono usati cinque tipi principali di biwa, che differiscono per le dimensioni e il numero delle corde e di ponticelli (tasti) sul manico. Essi sono:

  • il gakubiwa
  • il môsô biwa
  • lo heike biwa
  • il satsuma biwa
  • il chikuzen biwa

Il gakubiwa

biwa

Tipo di biwa usato nel gagaku (nei brani di kangen): ha 4 corde (di diametro differente) e 4 ponticelli (ji). A differenza degli altri tipi di biwa, le corde vengono premute leggermente sulla superficie dei ponticelli (e non nello spazio tra un ponticello e l'altro) e quindi non vengono prodotte variazioni dell'altezza delle note per mezzo di variazioni della tensione della corda; è anche l'unico tipo di biwa privo di sawari. Viene suonato colpendo le corde con un plettro di legno dai bordi arrotondati di dimensioni relativamente piccole.
Nei brani di gagaku lo strumento non esegue una melodibachia, ma ripete sempre uno stesso accordo prefissato (a seconda del brano) che ha la funzione di segnare il tempo; tale accordo viene arpeggiato con la tecnica detta kakite, cioè colpendo le corde in successione con uno stesso ampio movimento della mano. Perciò lo strumento viene accordato in modo diverso a seconda della tonalità del brano da suonare. Sembra però che in epoca Heian la funzione del gakubiwa nel gagaku fosse diversa e che lo strumento eseguisse la melodia principale del brano in eterofonia con gli strumenti a fiato; sembra anche che esistesse un repertorio solistico per gakubiwa al di fuori del gagaku.
Dimensioni tipiche: lunghezza 110 cm.

Il môsô biwa

Tipo di biwa utilizzato in passato da monaci ciechi per accompagnare la recitazione dei sûtra buddhisti (tradizione che si dice risalire ad un discepolo di Buddha). Si tratta di uno strumento piuttosto piccolo rispetto agli altri tipi di biwa, dotato di 4 corde e di ponticelli alti in modo da permettere di innalzare l'intonazione delle note fino ad una terza minore. Il suono del môsô biwa è caratterizzato da un sawari pronunciato. La tradizione del môsô biwa era particolarmente diffusa nel Giappone occidentale e meridionale e nel Kyûshû ma oggi è praticamente estinta (vedi anche il paragrafo Il môsô biwa).
Per una rara registrazione di tale genere musicale vedi il disco Harmony of Japanese Music, King Record KICH 2021, traccia 7.

Lo heike biwa heike biwa biwa

Tipo di biwa usato come accompagnamento alla declamazione di brani dello Heike monogatari (heikyoku); assomiglia di forma al gakubiwa ma ha dimensioni sensibilmente più piccole. Ha 4 corde e 5 ponticelli (ji) e viene suonato con un plettro dalle punte aguzze, molto più grande di quello del gakubiwa. La mano sinistra, applicando una pressione sulle corde tra un ponticello e l'altro, può produrre innalzamenti di intonazione fino ad una seconda maggiore.

interprete di heike biwa
Un'interprete di heike biwa

Immagine gentilmente fornita da Suzuki Madoka

Lo heikyoku è un genere musicale in cui l'elemento predominante è la voce e il biwa interviene solo nelle pause della narrazione (senza sovrapporsi al canto). In genere il suonatore siede a gambe incrociate o semi-inginocchiato, tenendo lo strumento in posizione quasi orizzontale per non ostacolare l'emissione della voce.In genere il suonatore siede a gambe incrociate o semi-inginocchiato, tenendo lo strumento in posizione quasi orizzontale per non ostacolare l'emissione della voce.

Il satsuma biwa

sutsuma biwaTipo di biwa utilizzato per l'omonimo genere musicale (satsuma biwa), diffuso tra i clan guerrieri della regione di Satsuma (nel Kyûshû settentrionale) a partire dal periodo Muromachi. È uno strumento caratterizzato da un piano armonico leggermente convesso, 4 ponticelli alti ed un sawari molto accentuato. Viene suonato con un plettro molto grande (largo circa 30 cm) che spesso viene fatto battere sulla tavola dello strumento creando un effetto di tipo percussivo.bachi satsuma
Il modello più tradizionale di satsuma biwa (utilizzato dalla scuola detta seiha, cioè "scuola ortodossa") ha 4 corde. L'intonazione della corda più sottile (più acuta) può essere innalzata di un intervallo che può arrivare ad una nona maggiore: questo effetto è sfruttato per produrre elaborate ornamentazioni. La scuola più recente di satsuma biwa utilizza invece uno strumento a 5 corde.

Il chikuzen biwa biwa

Tipo di biwa utilizzato nel genere musicale omonimo (chikuzen biwa). Lo strumento tradizionale ha 5 ponticelli e 4 corde che vengono solitamente accordate secondo il sistema honchôshi dello shamisen (con la terza e la quarta corda accordate all'unisono); il suo suono è caratterizzato da un forte sawari, ottenuto applicando strisce di bambù sulla faccia superiore dei ponticelli. Questo strumento ha avuto una larga diffusione (anche tra dilettanti) tra il 1900 e il 1920, poi è stato gradualmente soppiantato da uno strumento a 5 corde che offre maggiori possibilità melodiche e tecniche.
Il chikuzen biwa è suonato con un plettro di legno duro, spesso fornito di punte d'avorio, leggermente più piccolo di quello utilizzato per il satsuma biwa.

Fonti delle illustrazioni:

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