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Il kokyû e lo erhu

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Il kokyû giapponese

Strumento e archetto Particolare del manico
Particolare della cassa armonica
Immagini del kokyû giapponese:
  • lo strumento nel suo insieme con il suo archetto (a sinistra)
  • particolare dei piroli di accordatura in cima al manico (a destra in alto)
  • particolare del retro della cassa armonica (a destra in basso)

Immagini fornite da Concertina Review (pagina Kaisetsu: Nihon kokyû)

Il kokyû è uno strumento a corda della famiglia del liuto di forma simile allo shamisen che non viene suonato pizzicando le corde con un plettro ma sfregandole con un archetto (come nel violino occidentale); è l'unico strumento ad arco usato nella musica tradizionale giapponese. Le differenze principali rispetto allo shamisen sono le dimensioni inferiori (circa 67 cm invece di 100 cm), la lunghezza molto superiore dello spuntone di manico che fuoriesce alla base della cassa armonica e la posizione del ponticello (nella parte superiore invece che inferiore della cassa). Ha 3 o 4 corde (la versione a 4 corde è più recente) che vengono accordate secondo l'accordatura sansagari dello shamisen (nel caso dello strumento a 4 corde, la terza e quarta corda sono accordate all'unisono).

Shamisen e kokyû
Una stampa (del 1731) che rappresenta due suonatrici di shamisen (a sinistra) e di kokyû (a destra)

Immagine gentilmente fornita dalla Prof. Tanaka Yûko (dalla pagina Insatsu to hanga no rekishi [Storia della stampa e dell'impressione d'arte])

L'origine del kokyû è da ricercare probabilmente in strumenti simili che sono diffusi sia in Cina che in Corea, ma è anche possibile che esso sia nato ad imitazione della ribeca introdotta in Giappone dai portoghesi (vedi il paragrafo La musica cristiana nella sezione sulla storia del periodo Azuchi-Momoyama). Inizialmente il kokyû era usato nell'accompagnamento musicale delle danze delle intrattenitrici nei quartieri di piacere, ma fu poi utilizzato anche nella musica da teatro. Verso la metà del periodo Edo il kokyû cominciò ad essere usato nella musica da camera in trio assieme allo shamisen ed al sô dando origine al genere musicale chiamato sankyoku, ma verso l'inizio del periodo Meiji fu progressivamente abbandonato e il suo ruolo in tale repertorio fu preso dallo shakuhachi. Il kokyû è usato anche nella musica giapponese moderna a partire dalla Nuova Musica Giapponese di Miyagi Michio.
Un brano per kokyû è incluso nel disco A Collection of Unique Musical Instruments della King Records (traccia 10).

Lo erhu (nigo)

Nella musica popolare attuale viene usato anche lo erhu, uno strumento ad arco cinese (ma usato anche in Giappone) che spesso viene chiamato impropramente anche kokyû.

Il kokyû di Okinawa

Un tipo di kokyû viene usato anche nella musica di Okinawa (vedi esempi nel disco Music of Okinawa della King Records, tracce 4 e 9). Il kokyû di Okinawa differisce da quello classico giapponese in quanto ha una cassa armonica più piccola e rotonda, fatta di legno o ricavata dal guscio di una noce di cocco, rivestita anteriormente di pelle di serpente: esso quindi assomiglia di più al sanshin di Okinawa che allo shamisen.

 

 

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